…RICOMINCIAMO DA TRE

 

Ci siamo.  E’ ora.  Anzi…è MessinaOra. Una redazione, molta voglia di dire la nostra e di dare un contributo all’informazione nella città di Messina.  In un momento critico per il giornalismo, con la legge “bavaglio” in discussione alla Camera e il sito di Wikipedia fermo  per la protesta contro quella che potrebbe rivelarsi una misura restrittiva della libera circolazione delle idee,  un nuovo sito approda sul web.  Non pretendiamo di avere la puntualità o di seguire le decine di notizie che ogni giorno vengono pubblicate da altri organi di informazione, ma certamente ci assumiamo il dovere e la responsabilità di fornire un altro punto di vista e di dare spazio a voci e fatti che per noi sono rilevanti. Con l’indipendenza di chi crede che le nuove tecnologie possano aprire nuovi spazi limitando alcuni costi (quello della carta soprattutto), così da poterci permettere di finanziare questo progetto con la sola pubblicità.  E poi la multimedialità: il video (con delle rubriche a scadenza settimanale), i social network, i commenti dei lettori. Gli appuntamenti quotidiani per parlare della nostra Messina: una città dove le cose accadono e dove ci sono ancora uomini e donne, giovani e meno giovani, che si impegnano, sognano, si associano, criticano, investono.  Fuori dal coro. Riconoscendo che per esistere non è necessario apparire, perché la realtà è ben più densa di vita di quella che siamo stati abituati a vedere attraverso chi per mestiere “media”.

Una volta Leonardo Sciascia, uno dei nostri punti di riferimento, scrisse :“ la carenza che ritrovo nei giornali locali è questa: poca attenzione all’amministrazione della giustizia e tanta attenzione a episodi di sottocultura. Ci si deve augurare che questi giornali siano sempre più attenti ai fatti locali e facciano “opposizione”: i giornali nazionali, i grandi giornali e anche quelli medi, sono diventati ingovernabili per la presenza e la compromissione partitica. I giornali locali dovrebbero fare opposizione seria sui fatti quotidiani, sulle cose da fare, prendendo così il ruolo di opposizione vera che in molte amministrazioni viene mancando. Opposizione quindi non per principio, per il gusto di farla: ma opposizione sulle cose concrete.”

Noi faremo del nostro meglio. 

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