RIQUALIFICAZIONE DELLA T.CANNIZZARO: IL COMUNE SMENTISCE RTP E GAZZETTA

 

“I rilievi indebitamente sollevati dalla emittente televisiva locale (RTP, ndr), ed oggi in parte ripresi anche nella pagina cittadina del quotidiano “Gazzetta del Sud”, sono infondati e intempestivi”.  L’ingegnere Mario Pizzino, dirigente del dipartimento Manutenzione Strade del Comune di Messina  scomoda l’ufficio stampa e fa diramare un comunicato per smentire le notizie sullo stato dei lavori per la riqualificazione della Via Tommaso Cannizzaro, diffuse nelle edizioni del tg della televisione locale più seguita dai messinesi.

“Le osservazioni sollevate –si legge nel documento– a proposito dell’intervento al quale sovraintende il dipartimento Manutenzione strade, sono inesatte e destituite di fondamento. Infatti la pendenza della nuova pavimentazione messa in opera è corretta, rispetta la preesistente morfologia costruttiva della strada oggetto di manutenzione ed è idonea a convogliare le precipitazioni meteoriche verso i pozzetti esistenti di raccolta e smaltimento delle acque piovane. Analogamente  – prosegue Pizzino – risulta irrilevante quanto riferito riguardo alla circostanza che sarebbero state coperte con l’asfalto le griglie della rete di convogliamento delle acque bianche, poste ai margini della carreggiata stradale ripavimentata”.

Fin qui diritto di replica. Ma la reazione di Pizzino non mancherà di suscitare malumori nelle rispettive redazioni, giacchè il comunicato termina con giudizi piuttosto duri sull’operato giornalistico dei maggiori organi d’informazione della città.

“ Si osserva con disappunto – conclude Pizzino – che tali servizi giornalistici, ancorché destituiti di fondamento, hanno il solo effetto di gettare immeritato discredito sulla pubblica amministrazione e di generare allarme ingiustificato nella cittadinanza. Sarebbe auspicabile che in futuro notizie televisive ed articoli stampa venissero diffusi dopo una approfondita verifica preventiva della relativa fondatezza, a vantaggio evidente della obiettività della informazione”.

Che la polemica abbia inizio.

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