ALLUVIONE DI GIAMPILIERI: DA PALAZZO BUZ-ZANCA SI LEVA LA VOCE DI CILENTO

 

A polemizzare con Lombardo, in città per ricevere i fondi di “solidarietà” destinati agli interventi in favore della popolazione di Giampilieri,  il sindaco Giuseppe Buzzanca,  che ha liquidato l’impegno del Governatore “non all’altezza del suo compito”. “Purtroppo Giampilieri non è ancora stata messa in sicurezza – ha dichiarato il primo cittadino-  Sono costretto a estenuanti bracci di ferro e il risultato è che i lavori di messa in sicurezza vanno avanti più che a rilento”. “Abbiamo calcolato che servirebbe un miliardo per i lavori di messa in sicurezza del territorio cittadino. Ma fino ad oggi la cifra stanziata è pari a zero”.

Al primo cittadino risponde il consigliere Bruno Cilento dell’UDC.

“Siamo contenti di sapere che, finalmente dopo l’Udc, e a distanza di tre anni dall’alluvione che ha colpito il comprensorio messinese, anche il sindaco di Messina si e’ reso conto che quei paesi e i loro abitanti sono ancora costantemente in pericolo per la fragilita’ e vulnerabilita’ del territorio”.

“Vogliamo ricordare al sindaco – continua l’esponente dell’Unione di Centro –  che Giampilieri, e le altre localita’, non sono un fatto recente ma una vicenda che sta invecchiando dietro le chiacchiere e le promesse dei governi, non solo regionale, ma soprattutto nazionale che in diverse circostanze ha fatto orecchi da mercante. A tal proposito voglio ricordare l’emendamento da 100 milioni  proposto dal senatore Gianpiero D’Alia (bocciato in Senato dai parlamentari ‘amici’ del sindaco) ed il successivo dell’on. Pippo Naro da 200 milonii e bocciatto alla Camera dei Deputati.

Cilento, inoltre ricorda che “le affermazioni di oggi di Buzzanca sono in contraddizione con l’ultima delibera sulle osservazioni al piano paesistico, proposta dall’amministrazione e votata tra l’altro in piena sintonia da Pd e Pdl, con la quale la giunta di Palazzo Zanca ed il Partito democratico chiedono sostanzialmente di modificare le restrizioni che la versione originaria del piano prevedeva: “insomma – conclude il capogruppo Udc – le azioni non sono in sintonia con le proteste del sindaco; per questo gli chiediamo di essere più attento ai suggerimenti che gli vengono dati, soprattutto quando arrivano dagli alleati al governo della citta’”.

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