SE TUTTI I CITTADINI DIVENTASSERO INDIGNATI, MESSINA SAREBBE VIVIBILE

 

Oggi è suonato il campanello: attenzione la questione morale non è stata risolta con la cacciata di Berlusconi. Per la verità, la gente non ha fatto molto per invocare riforme per combattere l’inefficienza del Sistema. Messina come Roma. Messina come Milano. C’è bisogno di tanto lavoro per risanare Palazzi e curare le ferite provocate dalla cattiva classe di amministratori che ha ridotto la città in povertà dividendosi pure la polvere del territorio.

Oggi è suonato il campanello: il vento delle mazzette che ha soffiato impetuoso negli ultimi tempi – dove erano i cani da guardia del palazzo? -, ha davvero, come si dice, trasformato la situazione da grave in drammatica. Società, enti, servizi che costano ai cittadini una nave di euro senza garantire neppure il minimo sindacale per una città che si dichiara normale. Dibattiti, conferenze, rassegne culturali in nome della legalità eppure da parte di imprese, politici e potentati vari si continua a gestire le cose grazie ai vecchi vizii: tu aiuti me e io regalo qualcosa a te. L’azione della magistratura ha prevalentemente colpito qualche pezzo del Sistema caduto in disgrazia ma non le strutture politico-amministrative e quelle burocratiche, che sono rimaste pressoché intatte. Palazzo Zanca è sempre il tempio dei mercanti e non vediamo cambiamenti: magari oggi qualche Pm si sveglierà dal lungo letargo e cercherà prove per stanare i veri responsabili dei disastri economici del Comune. Altrimenti la giustizia non avrà svolto il suo compito: uguale per tutti.

Cosa vogliamo dire? Che rimangono quasi intatti i presupposti perché la situazione si riproponga in molti luoghi pubblici come prima, a meno che il rinnovamento da ogni parte sbandierato sia effettivo e cominci dalla depurazione e dal risanamento di certe strutture. IMG Press continua a sostenere che nella provincia di Messina è conveniente convivere con l’illegalità: lavori, ottieni premi e ricompense, fai carriera politica e lavorativa.

Insomma, si è prigionieri dell’ambiente sociale, v’è la diffusa tendenza a lacrimarsi addosso, agli anonimi, salvo a scatenarsi dopo che altri hanno scritto (Cip e Ciop che puniscono coloro che chiedono giustizia e verità sui delitti commessi!). Nel frattempo non ci si rende conto che l’Atm è scoppiata, l’Ato3 è una pattumiera, l’Amam non garantisce a tutti l’acqua. E pazienza se i politici se ne fregano dei messinesi. A loro cosa volete che interessi? Il loro problema più importante è garantirsi un posto al sole: o al governo o all’opposizione. Una fettina di torta non si lesina a nessuno. Questa è la politica, bellezza. (ROBERTO GUGLIOTTA)

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