ZONA SUD: LA NOTTE DELLA CALISPERA

 

l Social Club CALISPERA organizza per la NOTTE della CULTURA unA VISITA GUIDATA DEI MONUMENTI DIMENTICATI. LA storia della CALISPERA ripropone lo scambio con l’Oriente che si manifestò anche dopo l’invasione araba della Sicilia e la conquista definitiva di tutta l’isola ( IX-X secolo ).  

Il “Dmnas” arabo, la Valdemone normanna divennero poi il caposaldo della fierezza cristiana e la resistenza ad una religione estranea ma non violenta, quella musulmana, fatta con sacrifici e rinunzie.

La chiesa di Santa Maria della Calispera, a Contesse, che presenta la caratteristica di sostruzione all’impianto ecclesiastico originario, distrutto in massima parte da alluvioni e dal terremoto del 1783, merita una menzione particolare.

Sul lato Ovest, in cui è stata costruita l’attuale chiesa, sono state recuperate alcune strutture dell’edificio originario, mentre la sottostante cripta, rimane in buona parte inaccessibile, anche se ipotizziamo che trattasi della più grande tra quelle visitate, giacché in diversi settori superstiti, l’esplorazione ha consentito di rilevare degli ambienti dalle volte a botte con numerosi colatoi.

Ma ciò che rende interessante, a nostro avviso, questa struttura è la presenza sul pavimento, in corrispondenza presumibilmente dell’originario altare della sottostante cripta, di una finestrella ovale, sulla cui possibile funzione è necessaria una breve considerazione: i cristiani ritenevano la cripta, nel caso in cui vi erano le reliquie di un martire o di persone venerabili, come testimonianza della fede e della confessione.

Infatti di fronte all’altare vi era una piccola apertura, detta fenestella confessionis, che permetteva ai fedeli di vedere l’arca con le reliquie e di toccare questa con pezzi di stoffa, che divenivano esse stesse delle reliquie.

Nella seconda metà dell’Ottocento, l’architetto messinese Leone Savoja, rifacendosi alla tradizione, interpretò le esigenze spirituali della città che voleva ricordare il proprio passato, con la progettazione del Cimitero Monumentale, dove il criptoportico della Galleria Monumentale doveva rappresentare degnamente, con la collocazione delle tombe di illustri concittadini, il legame spirituale con il passato.

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