SCIENZE POLITICHE, LAUREE A RISCHIO: BOTTA E RISPOSTA FRA RETTORE E GAZZETTA DEL SUD

 

Sembra incredibile, ma sta accadendo di nuovo. Ricorderete tutti l’avventura dei 36 laureati di Scienze Politiche a Messina che avevano rischiato di vedere “annullata” la loro laurea per problemi burocratici inerenti al manifesto degli studi. Bene, qualcosa di simile, ma in una forma ancora più grave, potrebbe riaccadere. Ancora una volta il motivo è riconducibile ad una difformità tra il Rad ministeriale e il manifesto degli studi. In parole povere, alcune materie hanno visto “gonfiare” i propri crediti, con il manifesto degli studi che ne dichiarava di meno. Questo causa una “mancanza” di crediti al momento della laurea. C’è chi ipotizza che questo non sia errore, ma un’azione volontaria, per far si che venissero banditi concorsi per ricercatori proprio in queste materie, con crediti aumentati, a discapito di altri, con  assunzioni che quindi non andavano fatte.

Il Ministero della Pubblica Istruzione, accortosi dell’errore, volontario o meno, ha inviato una nota all’ateneo peloritano, invitando il Rettore Tomasello a prendere provvedimenti veloci. Il problema riguarda studenti iscritti dal 2009 al 2011. Studenti che ancora devono comunque conseguire la laurea, a differenza dei vecchi 36 studenti.

Secondo il Rettore, non sarà difficile risolvere il caso, poiché gli “errori materiali” possono trovare rapide soluzioni.  Lo stesso Rettore questa mattina ha inviato una lettera a colleghi e docenti, smentendo quanto pubblicato dalla Gazzetta del Sud, che aveva pubblicato un’intervista in cui lo stesso Rettore parlava di un possibile commissariamento della Facoltà di Scienze Politiche, aggiungendo quanto segue: “Registro con disappunto le notizie di stampa che riguardano la Facoltà di Scienze Politiche ed i suoi ordinamenti didattici. Come sapete, il Consiglio di Facoltà non dovrà fare alcuna sanatoria ma procedere a normali deliberazioni che, sono certo, assumerete a tutela dei corsi di studio e degli studenti. Non avrei mai potuto parlare di commissariamento della Facoltà, istituto non contemplato dallo Statuto dell’Ateneo. Esprimo invece la più alta considerazione e la più profonda fiducia nell’operato della Facoltà e dell’Organo di Presidenza. Al contrario di quanto si possa supporre, questi episodi dimostrano l’elevato livello di vigilanza di tutti gli Organi Accademici e degli Uffici a garanzia della correttezza delle procedure relative alle attività didattiche e di ricerca. L’impegno, richiesto in una fase di transizione legislativa, si dimostra ancor più efficace proprio perché vi è partecipazione corale e solidale di tutte le componenti dell’Ateneo”. (SIMONE INTELISANO)

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