UNIME, CAOS A SCIENZE POLITICHE: ARRIVA LA SANATORIA

 

Come aveva preannunciato il Rettore Francesco Tomasello, il caos di Scienze Politiche è stato risolto, almeno momentaneamente, con una sanatoria. Come vi avevamo già raccontato, alcuni studenti di Scienze Politiche rischiavano di non poter conseguire la laurea a causa di una difformità tra offerta formativa e manifesto degli studi.
 
Il Consiglio di Facoltà di è dunque riunito d’urgenza, e con questa sanatoria ha salvato i tanti studenti a rischio. Assente il preside Andrea Romano, indiziato numero uno per “l’errore”, essendo l’unico avere la password per accedere a rad e offerta. Alcuni docenti ne hanno chiesto le dimissioni. Al suo posto, da preside vicario, era presente Francesco Astone.
 
L’errore avrebbe avvantaggiato alcune cattedre, come quella di Storia delle Istituzioni, che hanno goduto di un numero di ricercatori più alto, rispetto a quelle di altri atenei italiani. Il Consiglio di Facoltà ha deciso, dunque, di autorizzare la Direzione servizi didattici dell’Ateneo “a modificare eventuali errori materiali rilevati nella formulazione dell’offerta formativa stessa e a provvedere ad allineare le carriere individuali degli studenti al manifesto degli studi vigente. È stato inoltre deciso di mettere in atto, in sinergia con la direzione servizi didattici, tutte le misure idonee ad evitare che altri errori materiali possano verificarsi in futuro”.
 
Al voto vi è stata l’unanimità di docenti e personale amministrativo, mentre uno studente è stato l’unico a votare contro. E’ il rappresentante studentesco Giuseppe Di Giorgio, che dichiara: “È l’ennesima volta che il Consiglio di facoltà si trova a fronteggiare errori e gravi mancanze nella gestione della problematiche dei piani di studio e la soluzione configurata non appare formalmente ineccepibile. Si è avvertita pertanto l’esigenza di esprimere un voto di protesta alla perpetrata approssimazione con la quale è stata affrontata la questione sino ad oggi”.
 
Ancora comunque non sono stati individuati i responsabili del disguido, che contribuisce a buttare ancora fango sull’ateneo peloritano, e soprattutto sulla Facoltà di Scienze Politiche, già colpita ad ottobre dello scandalo dei 36 laureati che rischiavano, per un motivo simile, di dover “tornare fra i banchi”. (SIMONE INTELISANO)

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