CORSI DI LAUREA A NUMERO CHIUSO: AD ITALIANI I POSTI VACANTI LASCIATI DA STUDENTI CINESI

 

 

Ancora una “vittoria” per Santi Delia e Michele Bonetti, gli avvocati messinesi che hanno intrapreso tante lotte in favore dei diritti degli studenti. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso dei due avvocati, ammettendo tre studenti ai corsi di laurea in Medicina delle Università di Catania e Messina, colmando dei posti riservati a studenti cinesi, rimasti vacanti.

E’ ritenuta infatti  illegittima la scelta del Miur e degli Atenei di non assegnare ai pretendenti comunitari i posti liberi inizialmente riservati ai cittadini cinesi e rimasti vacanti. Secondo lo stesso Miur  i posti riservati agli studenti cinesi, arabi o curdi farebbero parti di particolari accordi internazionali e, persino in ipotesi di vacanze, non potrebbero essere fruiti dai pretendenti italiani utilmente collocati in graduatoria.

Negli ultimi anni tanti erano rimasti i posti vacanti nei corsi di laurea a numero chiuso, visto che nessun studente cinese si era iscritti a tali corsi.

Grazie a tale importantissima decisione potranno essere assegnati centinaia di posti che rischiavano di rimanere vacanti nonostante migliaia di pretendenti pronti a subentrare.

La decisione del Consiglio di Stato, secondo gli Avvocati Bonetti e Delia, dà una nuova speranza a tantissimi di studenti ancora oggi incomprensibilmente esclusi dai corsi di laurea cui legittimamente aspirano a studiare, e rappresenta un’importantissima riaffermazione del diritto allo studio di tutti gli studenti comunitari e extracomunitari.

Non consentire che nessuno dei posti banditi rimanga vacante, afferma l’Avvocato Santi Delia, appare in linea con l’orientamento annunciato dal Governo Monti che, nei giorni scorsi, aveva annunciato di voler prevedere espressamente, all’interno del “Decreto Giovani”, che tutti i posti comunque rimasti liberi all’esito dei test fossero assegnati ai pretendenti comunitari nell’ordine di graduatoria. (SIMONE INTELISANO)

 

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