“IL TRENO DEI DESIDERI ALL’INCONTRARIO VA” : IL COMITATO PENDOLARI SICILIANI DENUNCIA SOPPRESSIONI E DISSERVIZI

 

Un documento di denuncia, che raccoglie tutti i dati relativi a ritardi e soppressioni di treni che avrebbero dovuto servire la già sacrificata isola siciliana, dove spostarsi è sempre più problematico.  A firmarlo il coordinatore del Comitato Pendolari Siciliani, Giosuè Malaponti:

“Riteniamo doveroso segnalare all’autorità competente di voler intervenire a tutela del cittadino-utente affinché una volta per tutte si faccia luce su queste continue soppressioni e faccia rispettare a Trenitalia quelle condizioni di trasporto che ha sottoscritto nel Contratto di Servizio con il Ministero del Tesoro e dell’Economia. Non è possibile che Trenitalia in Sicilia sia controllore di se stessa, è opportuno che la politica siciliana intervenga a tutela ed a salvaguardia del cittadino-siciliano-utente e del trasporto pubblico ferroviario. Queste continue soppressioni, da parte di Trenitalia, ci penalizzano molto, e stanno creato enormi disagi e scompiglio nell’attività lavorativa di molti pendolari siciliani. Considerato che, Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente, di fatto, al Pubblico, con una forma giuridica che impone, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia e che la sua mission è quella di erogare un servizio sociale ai cittadini. In considerazione di ciò, riteniamo tutto questo inaccettabile da parte di Trenitalia, mentre incomprensibile è, invece, il silenzio del Dipartimento dei Trasporti della Regione Siciliana sui disservizi/disagi di questi ultimi mesi subiti da migliaia di Siciliani e sul tanto atteso Contratto di Servizio. 
Nella giornata odierna Trenitalia ha cancellato i primi treni del mattino lasciando allo sbando migliaia di pendolari sulla relazione Siracusa-Catania-Messina e viceversa.

Questi i treni soppressi:
regionale 12866 delle ore 5.10 da Catania per Messina;
regionale 12868 delle ore 5.48 da Catania per Messina;
regionale 12757 delle ore 5.57 da Messina per S.Agata Militello;
regionale 8578 delle ore 6.00 da Catania per Fiumefreddo;
regionale 12805 delle ore 6.08 da Catania per Caltagirone;
regionale 8577 delle ore 6.48 da Fiumefreddo per Bicocca;
regionale 8579 delle ore 7.12 da Taormina per Catania;
regionale 12874 delle ore 8.00 da S.Agata Militello per Messina;
regionale 12806 delle ore 8.02 da Caltagirone per Catania;
regionale 8582 delle ore 13.20 da Catania per Giarre;

Questi i treni in ritardo:
regionale 3866 delle ore 5.05 da Siracusa per Messina con 74 minuti di ritardo;
regionale 8575 delle ore 5.20 da Taormina per Siracusa con 48 minuti di ritardo;
regionale 3865 delle ore 5.20 da Messina per Siracusa con 29 minuti di ritardo;
regionale 12865 delle ore 5.50 da Messina per Catania con 20 minuti di ritardo;
regionale 8580 delle ore 6.05 da Siracusa per Taormina con 40 minuti di ritardo;
regionale 12867 delle ore 6.45 da Messina per Catania con 5 minuti di ritardo;
regionale 12870 delle ore 6.45 da Catania per Messina con 60 minuti di ritardo;
regionale 3868 delle ore 6.30 da Siracusa per Messina con 31 minuti di ritardo;
regionale 12869 delle ore 8.00 da Messina per Catania con 20 minuti di ritardo;
regionale 8581 delle ore 8.32 da Taormina per Catania con 32 minuti di ritardo;
regionale 12871 delle ore 9.40 da Messina per Catania con 18 minuti di ritardo;
regionale 3870 delle ore 8.45 da Siracusa per Messina partito da Catania con 15 minuti di ritardo è stranamente arrivato a Messina con 12 minuti di anticipo;
regionale 8572 delle ore 13.00 da Siracusa per Catania con 10 minuti di ritardo”.

 

Numeri e dati che è bene portare all’attenzione di quanti hanno la responsabilità politica e istituzionale di garantire i servizi minimi a cittadini europei considerati di serie B, se non quando si tratta di recepire tassazioni.

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