LA PROTESTA DEGLI SPECIALIZZANDI: LA CAMERA CANCELLA LA NORMA CONTESTATA

 

Studenti o lavoratori? questo  è il problema.  Si sintetizza in queste due parole la massiccia mobilitazione che anche gli specializzandi, dottorandi,  assegnisti di Messina hanno portato avanti per affermare diritti e far sentire la loro voce, attraverso le associazioni Sigm, Segretariato italiano giovani medici e Agm Federspecializzandi.

Una protesta andata a buon fine, tanto che specializzandi di Medicina, dottorandi di ricerca e iscritti alle scuole di specializzazione possono cantare vittoria. La Commissione Finanze della Camera, infatti, ha approvato “all’unanimità” un emendamento al decreto legge sulla Semplificazione fiscale che imponeva l’Irpef a chi percepisce borse di studio, tassando le somme eccedenti gli 11.500 euro all’anno. La norma, che era già stata approvata in senato, è stata cancellata.

La pietra dello scandalo era, per l’appunto, l’emendamento 3143 del disegno di legge in materia di semplificazione fiscale 3184, recentemente approvato dal Senato della Repubblica . Se non fosse stato abrogato nell’iter successivo parlamentare alla Camera dei deputati,  ci sarebbe stato l’obbligo di tassare borse di studio, assegni, sussidi per studio ed addestramento personale da chiunque corrisposti, superiori a 11.500 euro annui, considerando l’eccedenza  una equiparazione al lavoro dipendente.  Situazione questa molto preoccupante perché gli specializzandi, oltre a pagare le tasse universitarie sarebbero stati subissati da altri oneri che peraltro non sarebbero stati compatibili con i  loro contratti. Ne sarebbero stati assoggettati medici in formazione specialistica, giovani dottorandi ed assegnisti di ricerca, borsisti di tutti i settori scientifici disciplinari.

Oggi anche a Messina, presso la torre biologica, al Policlinico,  si è svolta  un’assemblea, così come nel resto d’Italia,  per  confrontarsi e a gestire la mobilitazione in maniera che è stata evidentemente  efficace ed incisiva.

Ma parliamo di numeri. Soltanto a Messina sono interessati circa 1000 giovani medici, che troppo spesso sono sottopagati e sempre reperibili in orari assurdi oltre che nelle festività.

Unanime reazione dei leader politici, per Pierferdinando Casini, leader dell’Udc: “”Il governo ha accettato di stralciare la norma che prevedeva una tassazione delle borse di studio per i giovani medici. Bene così!”.

Mentre Antonio Di Pietro, leader dell’Idv ha dichiarato : “L’Italia dei Valori si è schierata al fianco degli specializzandi per sostenere le loro istanze contro la norma iniqua che prevedeva la tassazione delle borse di studio e si è battuta per eliminarla dal decreto. Per questo, siamo felici che il governo abbia deciso di rivedere la sua posizione”. (EMANUELA DE DOMENICO)

 

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