MIDILI: “SE I LO MONACO LASCIANO NE PRENDEREMO ATTO” (INTERVISTA)

 

 

Ass. Midili, la Famiglia Lo Monaco annuncia per fine settimana una risposta alla posizione espressa dal suo assessorato circa lo spostamento del titolo in altra citta’. E sembrerebbe che l’dea originaria venga a cadere. Si profila un disimpegno dei Lo Monaco dall’affaire Milazzo per indirizzare le attenzioni su un nuovo obiettivo che vedrebbe coinvolti  i  Lo Monaco nel nuovo progetto ACR Messina targato Manfredi – Bonina – De Leo (?).

 

Cosa si aspetta da questa risposta da lei piu’ volte richiesta?

 

Premetto che è la città intera, maggiormente quella sportiva, che si attende una risposta concreta da parte della Società Sportiva. Fino ad oggi abbiamo letto solo commenti fatti da terze persone. Quello che spero è che venga fuori una volontà chiara e precisa. Se l’attuale dirigenza ha deciso di non avere più alcun interesse nel proseguire la propria attività in città ne prenderemo atto.

 

E quale potrebbe essere a questo stato il futuro del Milazzo Calcio e di  un titolo nel calcio professionista?  

 

Il compito dell’amministrazione comunale è quello di tutelare l’interesse primario della città. Dovesse venire meno la dirigenza del Gruppo Lo Monaco,  faremo un sondaggio tra tutte le forze economiche della città ma anche di altre zone che potrebbero avere interesse a proseguire l’avventura calcistica nel calcio professionistico. Bisogna sempre considerare che non sono più i tempi nei quali le amministrazioni comunali si facevano carico per intero delle sorti economiche delle società sportive. Oggi sono molteplici e certamente altri le priorità ma questo non significa che bisogna disinteressarsi del fenomeno calcio. Ho avuto notizia da ambiti sportivi che potrebbero esserci delle persone interessate. Non so in che termini perché fino ad ora manca un punto di interlocuzione iniziale con l’attuale società.

 

Ma quali sono stati i motivi ,secondo sue informazioni,di questo divorzio tra Milazzo e i Lo Monaco?

 

Un amore mai sbocciato. La piazza di Milazzo è sanguigna. Vive il calcio in maniera spasmodica e questo modo di vivere il calcio non ha coinciso con il modo di fare calcio da parte dell’attuale dirigenza. Certo per risolvere le incomprensioni bisogna sempre sedersi a ragionare. Credo che probabilmente questa mancanza di dialogo abbia alla fine inciso in maniera negativa sul rapporto.

 

Senza i Lo Monaco i milazzesi tornerebbero allo stadio?

 

Domanda difficile e risposta che potrebbe sembrare scontata. Impossibile dirlo adesso. Oggi esistono talmente tante fonti di intrattenimento calcistico che solo forti motivazioni possono spingere i tifosi più tiepidi ad andare allo stadio. Lo dimostrano i numeri di presenze registrati in media nei campionati professionistici. Se la Juve decide di realizzare uno stadio da 40 mila posti e non più grande un motivo ci sarà.

 

Qual è la situazione delle strutture del Grotta Polifemo che sembrerebbe fra i motivi delle incomprensioni tra Societa’ Milazzo e Comune?

 

 La struttura è stata adeguata alle direttive infrastrutturali richieste dalla Federazioni per disputare campionati di seconda divisione. Da questo punto di vista nessun problema.  Così come oggi non esiste alcun problema per le necessarie licenze o per una eventuale concessioni in uso dell’impianto. Milazzo ha anche sacrificato realtà calcistiche minori per consentire alla S.S. Milazzo di poter disputare le fasi di allenamento della prima squadra e delle squadre minori dei rossoblu. Molti non sanno che lo stadio Grotta di Poliremo veniva utilizzato solo per le gare ufficiali e non per gli allenamenti.

 

Quale sarebbe eventualmente il costo dell’operazione per il passaggio della societa’ ad altri imprenditori?

 

Questo bisogna chiederlo all’attuale società. Il titolo è stato loro ceduto a costo zero dalla precedente presidenza Cannistrà. I costi reali di gestione e mantenimento della società li conoscono i diretti interessati e su quelli bisognerà trovare un punto di incontro con eventuali acquirenti nell’ipotesi in cui l’attuale dirigenza decida di lasciare.

 

Da giornalista che conosce i fatti e la gente di Messina ,come vede l’ammucchiata Lo Monaco – Bonina – Acr – Cdm(?) per il rilancio del calcio messinese?

 

La grande prerogativa del tifoso messinese è sempre stata la pazienza. Ha atteso per lunghi periodi che si risolvessero le problematiche calcistiche della città, spesso dando chance anche ad improvvisati ed improvvidi dirigenti venuti da fuori. Bonina è persona di sport. Un lungimirante con le idee chiare. Per Lo Monaco parlano i risultati fino ad oggi ottenuti. E’ un ottimo manager del calcio. Se dovessero coincidere le linee guida di gestione tra due caratteri forti come quello di Bonina e Lo Monaco, nulla è precluso. Bisogna anche capire in che termini gli attuali presidenti delle due realtà cittadine sono disponibili a far parte del progetto che dovrebbe nascere. Alla luce di quanto detto prima, se dovessero accettare il ruolo di comprimari, nulla impedisce di pensare in positivo. I tifosi giallorossi sanno ragionare da soli e comprendono bene tutte le difficoltà del momento. Giustamente stanno alla finestra in attesa di capire cosa succederà.

 

(CICCIO MANZO)

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