ESAMI DI MATURITA’: TORNA ARISTOTELE AL CLASSICO, GEOMETRIA E TEOREMA LAGRANGE ALLO SCIENTIFICO

 

Il filosofo Aristotele non “girava” tra i banchi dei licei classici dal 1978 ma oggi è tornato ad impensierire gli studenti maturandi, “apparendo” come traccia della seconda prova d’esame.  Il brano del filosofo scelto per la versione si intitola «Non il caso ma la finalità regna nelle opere della natura»: il filosofo spiega come, osservando la natura, gli animali, se ne debba considerare il tutto non le singole parti.

Gli studenti del liceo scientifico sono stati invece impegnati nella risoluzione diquesiti di geometria analitica e un’applicazione del teorema di Lagrange per il secondo scritto al liceo Scientifico Tradizionale.

Il primo problema dello scientifico tradizionale – conferma Skuola.net – è un problema di sola analisi; il secondo invece contiene molte richieste di geometria analitica e sembra più difficile, se non altro per i calcoli. I quesiti sono abbastanza variegati: il quinto è un Problema sul Principio di Induzione, molto complesso. L’ottavo è un’applicazione del teorema di Lagrange. Il Nono è una domanda “storica”. Nel complesso, secondo l’esperto del portale, un ricercatore di matematica all’Università di Potenza, la seconda prova di matematica allo scientifico tradizionale è fattibile, anche se con qualche richiesta più complessa delle altre.

Quest’anno gli studenti si sono cimentati con Greco al Classico, Matematica allo Scientifico, Lingua straniera al Linguistico, Pedagogia al Pedagogico, Figura disegnata all’Artistico. Per gli istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell’istituto.

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