MAFIA DEI NEBRODI: DEFINITIVE LE CONDANNE IN CASSAZIONE, 5 ERGASTOLI A VECCHI E NUOVI BOSS

 

Si chiude definitivamente il processo ai boss  vecchi e nuovi delle famiglie mafiose di Tortorici e Barcellona. La Cassazione si è pronunciata confermando le condanne e i 5 ergastoli nei confronti degli uomini arrestati nel 2003, grazie al pentito Santo Lenzo, che con le sue dichiarazioni contribuì alla loro cattura, facendo luce su decine di estorsioni, attentati e cinque omicidi.

Mentre restano ancora latitanti i fratelli Mignacca di Montalbano, killer sanguinari di cosa nostra.

La seconda sezione della Corte di Cassazione ha confermato i cinque ergastoli e le 24 condanne dell’operazione antimafia “Icaro” per boss, gregari ed affiliati della mafia tirrenica messinese e dei Nebrodi decise in secondo grado dalla Corte d’appello di Messina il 25 gennaio 2011. Da quella sentenza i giudici della Corte Suprema hanno eliminato solo qualche capo di imputazione per tre imputati già condannati per gli stessi reati.

Carcere a vita, quindi, per  Carmelo Bontempo Scavo, Rosario Bontempo Scavo, Sergio Antonino Carcione, Carmelo Mignacca e Vincenzino Mignacca, questi ultimi due ancora latitanti. Poi le condanne a 14 anni e mezzo al boss di Tortorici Cesare Bontempo Scavo; 4 anni e mezzo per Alfio Cammareri; 9 anni a Marcello Coletta; 1 anno e mezzo, in continuazione con precedenti condanne, per Giuseppe Condipodero Marchetta; 9 anni e mezzo per Carmelo Crinò; 6 anni e mezzo per Salvatore Giglia; 17 anni Giuseppe Gullotti; 4 anni a Diego Antonino Ioppolo; 10 anni e 4 mesi al pentito Santo Lenzo; 4 anni a Giuseppe Karra; 5 anni a Giovanni Pintabona; 5 anni a Giuseppe Sinagra; infine otto anni e mezzo per Maurizio Testini, contro i 14 anni e due mesi di reclusione del primo grado.

Confermate anche le quattro assoluzioni totali emesse in appello e per  le parti civili che si erano costituire in giudizio come alcuni familiari delle vittime, la Fai ed il comune di Brolo.

 

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