“MARIA LIBERA MESSINA DAL PIZZO E DALLA MAFIA”: E SCOPPIA LA POLEMICA AI PIEDI DELLA VARA

 

Può un volantino, a venti anni dalla morte di Falcone e Borsellino, e dopo le tante e svariate parole  antimafia consumate in questi anni di comunicazione mediatica, scatenare reazioni così meravigliate o peggio, scuotere la gente di una città come Messina e sfociare addirittura in intimidazioni?

Eppure è accaduto. E in un certo senso hanno raggiunto lo scopo i ragazzi di Addiopizzo che in occasione dell’appuntamento “messinese” per eccellenza, hanno distribuito un volantino per chiedere alla Protettrice della città di liberarla dal pizzo e dalla mafia.

“Maria libera Messina dal pizzo e dalla mafia”, per rivendicare l’orgoglio dell’appartenenza a questa città: “noi ci sentiamo autentica rappresentazione di questo sentimento – scrivono quelli di Addiopizzo  –  con questo volantino che è allo stesso tempo un omaggio alla Vara, una preghiera, una denuncia ed una dichiarazione di impegno”.

“La festa però – denunciano i ragazzi – è stata rovinata da alcuni autorevoli componenti del Comitato Vara che nella giornata di ieri ci hanno insultato e minacciato gravemente a causa della diffusione di questo volantino. Ovviamente i fatti sono stati denunciati alle Forze dell’Ordine, frasi ed atteggiamenti gravissimi che intendevano intimidire e limitare la nostra libertà. I fatti di ieri sera, però, non hanno fatto altro che gettare discredito sul Comitato Vara. Siamo certi che il gesto intimidatorio  sarà condannato pubblicamente dal Sindaco di Messina e da S.E. l’Arcivescovo con parole nette e chiare perché si comprenda che la Vara non è proprietà di nessuno, ma patrimonio di tutti i messinesi onesti”.

Nessuna parola ufficiale del Sindaco, ma nella tarda serata di ieri è arrivata la solidarietà di Pippo Scandurra presidente della FAI (federazione associazioni antiracket italiana) e di Mariano Nicotra presidente dell’ASAM (antiracket di Messina).

Sull’episodio è poi intervenuto il PD, condannando “senza alcun infingimento il grave episodio che ha coinvolto i giovani di Addiopizzo che, nella giornata di ieri, sono stati minacciati e offesi  da persone che si sono qualificate come esponenti del comitato vara.

La libertà di espressione è diritto fondamentale di ciascun individuo e associazione. Non riteniamo che il volantino realizzato da Addiopizzo abbia offeso la città di Messina, la Madonna o la festa della Vara. Semmai invocare la Vergine Patrona della nostra città per liberare Messina dal racket è un gesto che da speranza alla nostra comunità.

Siamo certi  che l’episodio sarà condannato da tutte le istituzioni e le forze politiche e soprattutto dal comitato vara che di certo non condivide tali atteggiamenti in nome di una gloriosa e tradizionale festa che unisce la città nell’amore per Maria Assunta”.

Con “AddioPizzo” anche il partito dei Comunisti Italiani che chiedono le dimissioni dell’Assessore Caroniti e che in un documento dichiarano: “Facciamo nostro lo slogan della campagna di sensibilizzazione che “Addiopizzo” ha intrapreso in tutte le città siciliane e anche noi diciamo che “un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”.

 L’informazione locale riporta che alle minacce erano presenti testimoni che avrebbero confermato quanto denunciato dal Presidente dell’Associazione e cioè che all’indirizzo dei “ragazzi” sarebbe stato gridato  “ma quale pizzo, la mafia a Messina non esiste“ e altre “parole irripetibili”.

 Appare dunque del tutto fuorviante la dichiarazione giustificatrice dell’Assessore Dario Caroniti quando afferma che il fatto sarebbe frutto di un equivoco e “i componenti del Comitato  hanno pensato che quei volantini con l’immagine della Vara e la parola mafia fossero una provocazione”.

 Ci domandiamo da chi ha assunto tali esternazioni l’Assessore, se conosce i soggetti interessati e che tipo di rapporto, l’uomo delle Istituzioni, stabilisce con chi pensa che la parola mafia possa “turbare  la manifestazione” e “richieda l’intervento della polizia municipale”.

 Pertanto il Partito dei Comunisti Italiani-Federazione della Sinistra ne chiede le immediate dimissioni”.

 

Anche il MSI Fiamma Tricolore, preso atto del vile atto di intimidazione ai giovani del Comitato Addiopizzo Messina, esprime solidarietà e sostegno  ai ragazzi impegnati in questi giorni di festa per la città dello Stretto, in un importante volantinaggio mirato alla sensibiliazzione di tutti i messinesi e non.

“Tutto il nostro appoggio va al Comitato Addiopizzo, e questi coraggiosi giovani che si battono contro un sistema troppo spesso lobbistico, chiedendo loro un Incontro – Dibattito presso il Comune di Messina, per poter discutere e riaffrancare certi temi purtroppo, ancora tabù”.

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