TEATRO VITTORIO EMANUELE OKKUPATO: I DIPENDENTI CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL CDA DELL’ENTE

 

I dipendenti dell’ente Teatro, in organico e precari, hanno deciso di occupare simbolicamente il teatro Vittorio Emanuele. Questa decisione presa in assemblea dai dipendenti, ha la finalita’ di dare forza alla richiesta odierna delle dimissioni del CDA, unite a quelle del Presidente e Sovrintendente.

I lavoratori e le Organizzazioni Sindacali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL hanno in questi mesi atteso, spesso in silenzio, un segnale da parte della dirigenza dell’E.A.R. teatro di Messina, che desse sbocchi e possibili soluzioni alle questioni che da sempre affliggono il teatro e le sue maestranze.

“Ad oggi abbiamo assistito ad un crescendo di dichiarazioni e di proclami che hanno coinvolto tutti gli attori di questa “farsa” che, sempre di più, ha il sapore dell’assurdo” – hanno dichiarato in queste ore i lavoratori in organico e precari .

La decisione di occupare il Teatro è nata a margine  del sit-in che si è tenuto oggi 30 agosto 2012, durante il quale i musicisti hanno dato vita ad un concerto, nel piazzale antistante il teatro. Una protesta in musica contro “la fatiscente gestione da parte della dirigenza dell’E.A.R. e del suo C.d.A. che, con la politica del non fare e dei comunicati stampa, hanno, di fatto, scaricato incapacità e responsabilità proprie su altri (dipendenti compresi) e ridotto quest’Ente ad un caos in termini gestionali ed organizzativi, non riuscendo ad espletare persino l’ovvio e l’ordinaria attività amministrativa prevista.

Il mancato pagamento degli stipendi – si legge in un documento –  derivante dalle inadempienze procedurali da parte della dirigenza dell’ E.A.R. , costringe i dipendenti, stabilizzati e non, insieme alle loro famiglie, ad affrontare il quotidiano con le gravi difficoltà che il momento socio-economico comporta.

Anche il taglio del finanziamento regionale all’E.A.R. Teatro di Messina incide sulla sopravvivenza del teatro precarizzando i posti di lavoro, sia per i dipendenti facenti parte dell’organico così come per i tanti lavoratori impiegati con contratti a tempo determinato.

In più, sui lavoratori del teatro, pesa la mancata soluzione delle due questioni irrisolte da anni:

– l’equiparazione dei dipendenti in organico ai ruoli regionali;

– l’approvazione della pianta organica propedeutica alla crescita ed allo sviluppo dell’E.A.R. Teatro di Messina, con la conseguente stabilizzazione di tutto quel personale assunto, da anni, con contratti a tempo determinato.

Per tutte queste motivazioni invitiamo tutti i cittadini sensibili alle sorti del teatro e della cultura, le forze politiche attive insieme alle istituzioni cittadine, a prendere definitivamente atto della necessità vi voltare pagina e dare sostegno ad un nuovo progetto che metta in sicurezza la vita del Teatro Vittorio Emanuele di Messina.

Anche l’amministrazione Comunale, così come la Provincia e la Regione, che hanno capacità decisionale nella risoluzione delle drammaticità vissute dai lavoratori, hanno l’obbligo morale ed istituzionale, di attivarsi per trovare sbocchi all’intera vicenda.

Non è più tollerabile che personaggi, con conclamate incapacità gestionali, possano essere posti ai vertici di Enti così importanti per la vita di una città, nella certezza che l’incuria, il disinteresse e l’approssimazione che hanno contraddistinto questa gestione, cessino autonomamente in un sussulto di dignità”.

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it