BUZZANCA SI DIMETTE: “IL RE E’ NUDO”, LE REAZIONI DI PD E UDC

 

“Il re è nudo”, gridano in città. Le dimissioni di Giuseppe Buzzanca, pronto a cimentarsi nella campagna elettorale verso una “nuova” assemblea regionale, erano già state annunciate ed oggi sono giunte ufficialmente nel corso di una “conferenza di addio” in cui è stato fatto l’elenco delle “medaglie” dell’amministrazione da lui guidata. “Abbiamo completato gli svincoli di Giostra”  – continua a ripetere Buzzanca, nonostante basti fare un giro in auto perché ogni cittadino possa capire da solo che si tratta di parole.

Alle dimissioni, che segnano la “consegna” al fedele Orazio Miloro della vicesindacatura, seguono le reazioni politiche di chi fino a poche settimane fa sedeva in quella giunta, ovvero l’UDC, che adesso si avvia con il PD a rivendicare un ruolo di opposizione spesso ricoperto anche durante il mandato amministrativo,  senza però aver rinunciato alla gestione di assessorati, se non come conseguenza dall’ultima alleanza nel segno di Crocetta.

 

“Giuseppe Buzzanca non accampi scuse e non dia interpretazioni fuorvianti e prive di senso sulle sue dimissioni da sindaco di Messina. Non ci sono motivazioni politiche che le giustificano, ma solo un bieco interesse personale: quello di tornare a fare il deputato regionale”. Cosi’, in una nota, il capogruppo al Senato e segretario regionale siciliano dell’Udc, Gianpiero D’Alia.

“Sull’altare di questo interesse – continua – , e per la seconda volta, Buzzanca condanna Messina ad un lungo e dannoso periodo di commissariamento. Se, infatti, i motivi non fossero questi, visto che l’Udc è uscita dall’amministrazione, l’ex sindaco avrebbe potuto continuare il suo mandato senza problemi”. 

“Le sue dimissioni – conclude D’Alia – sono, pertanto, un atto folle e irresponsabile che manifesta tutto il disprezzo di Buzzanca nei confronti delle istituzioni, degradate a mero giardino privato su cui pascolare impunemente. Siamo certi che i messinesi lo puniranno per aver ridotto la citta’ in questo stato. Anziché attaccare l’Udc, che è stato leale e corretto nei suoi confronti oltre ogni limite di umana sopportazione, l’ormai ex primo cittadino chieda scusa alla citta’ e abbia il pudore di tacere”.

 

Segue l’intervento del Pd messinese, che ribadisce “chi riceve dai cittadini il mandato di Sindaco dovrebbe governare la propria città fino alla fine del mandato”.

“Nel 2008 – ricorda il coordinatore cittadino Grioli –  il centrodestra ha composto un cartello elettorale ma non una coalizione di governo.  Le fratture sono emerse il giorno dopo l’insediamento della nuova amministrazione e questo è stato un danno per Messina.

Il Sindaco-Deputato Regionale ha tentato con ogni mezzo di mantenere la doppia carica, cercando di spiegare a tutti l’utilità di un doppio ruolo elettivo dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale.

Con le dimissioni di oggi, che liberano la città da una amministrazione inadeguata, Buzzanca dimostra che la priorità della sua attività politica non è mai stata Messina bensì la sua carriera personale. I Messinesi giudicheranno tale scelta e il giudizio non riguarderà solo la persona di Buzzanca ma anche il PDL. Secondo l’ex Sindaco sarebbe stato il suo partito a “chiedergli” di candidarsi alle elezioni regionali nonostante tale scelta comporti l’abbandono della città e l’ennesimo commissariamento mentre secondo autorevoli esponenti del PDL si tratterebbe di una scelta individuale: uno scaricabarile inaccettabile di fronte al destino della città.

Adesso dobbiamo, con tenacia e generosità, metterci a lavoro per costruire un futuro per Messina sapendo che l’eredità che ci lascia quest’amministrazione è molto pesante”.

“Lavoriamo da tempo alla Conferenza Programmatica Cittadina  – conclude Grioli – avendo chiaro che il nostro metodo sarà diverso. Umiltà e partecipazione dei cittadini: questa la strada che abbiamo imboccato per realizzare il progetto di rinascita della città.

Il cambiamento è necessario se vogliamo ricostruire un futuro per Messina. O si cambia o si muore”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it