FLI: LA FACE SI DIMETTE DA COORDINATORE PROVINCIALE, “PARTITO INCAPACE DI INCIDERE “

 

Le dimissioni sono giunte inattese. Un percorso politico che, con probabilità, non si è interrotto per Giuseppe La Face, ma che proseguirà in termini nuovi, o comunque diversi, con chi, all’interno del partito di Fini e Briguglio, intende proseguire a partire dalle prossime elezioni regionali.

La Face non nasconde un certo rammarico, evidente dalle parole indirizzate all’On. Briguglio nella lettera di dimissioni che pubblichiamo integralmente.

 

 

“Caro on.le – scrive La Face –  dopo oltre due anni di lavoro di coordinatore provinciale prima di Generazione Italia e poi di Futuro e Liberta’, con vivo rammarico, Ti comunico le mie irrevocabili dimissioni.

 

E’ una scelta che mi segna in modo profondo, in virtu’ dell’intenso rapporto umano che in particolare mi ha legato alla Tua persona, alla tua attivita’ politica, in AN, nel PdL e da ultimo in FLI.

 

Nel corso di questi sedici anni di percorso comune, ho ricevuto tanto, ho imparato parecchio e credo di essere riuscito, altrettanto, a dare tutto cio’ che ho potuto.

 

Oggi, vedo purtroppo l’azione del partito in cui tutti avevamo riposto le nostre speranze e la nostra passione, incapace di incidere nelle scelte politiche nazionali ed altrettanto isolato e marginale rispetto alle dinamiche politiche siciliane.

 

Il Presidente Fini artefice, con quel manipolo di parlamentari che lo hanno seguito in FLI, di un atto politico che i nostri figli ed i nostri nipoti leggeranno nei libri di storia, dimostrando coraggio e senso dello stato, non ha di fatto riempito di contenuti quella grande opportunita’, rimanendo inspiegabilmente legato a quella poltrona di presidente della camera, al di la di ogni ragionevole tempo. Cosi’ facendo, ha tradito la fiducia e la speranza che milioni di italiani, tanti giovani, donne e famiglie intere avevano riposto in lui.

 

Quell’icona plastica di quell’uomo coraggioso con il dito alzato che avrebbe potuto oggi fungere da sfondo a qualsiasi campagna elettorale di FLI e’ andata irrimediabilmente sbiadendosi sino a sparire ed essere sostituita,troppo spesso, da immagini che hanno piu’ a che fare con il gossip che con la politica, anche a seguito di comportamenti di segno completamente opposto a quelli che la gente comune, specie oggi, si sarebbero aspettati da un uomo in cui riponevano tanta fiducia.

 

Si e’ rivelato cio’ che era apparso sin dall’inizio ai piu’, l’epilogo di una vicenda personale, che ha mostrato di avere in se ben poco di politica, impregnata come era da sentimenti di rancore ed odio per vicende tutte personali.

 

Gli ultimi accadimenti estivi, la litigiosita’ della classe dirigente del partito, l’assenza di una strategia di futuro che fa si che si rimanga al traino oggi di questo domani di quell’altro per costruire improbabili alleanze per il 2013, non lasciano sperare nulla di positivo.

 

In sicilia, l’alleanza con l’Mpa di Lombardo ha avuto, specie nell’ultimo scorcio di legislatura, tutto il sapore di un abbraccio mortale. Ad oggi, ma mi auguro di essere smentito, FLI appare, ai piu’, emarginato proprio in virtu’ di questa indissolubile alleanza con Lombardo.

 

Occorre dare forza in sicilia ad un vero progetto innovatore che ascolti i bisogni della gente, che percepisca realmente cio’ che i nostri concittadini realmente vivono. La politica oggi sta dimostrando di essere e rimanere chiusa nel palazzo e lontana dalla comune, di non ascoltarne le ragioni, di non voler prendere atto della profonda esigenza di rinnovamento e di rigenerazione che oggi la societa’ chiede.

 

Innovazione, ricambio generazionale, condivisione, sobrieta’ e merito sembra che siano termini che anche una forza nuova come FLI non voglia perseguire. Oggi i siciliani i nostri giovani avevano bisogno di esempio, di atti di coraggio di atti di discontinuita’, di politica nuova e di facce nuove.

 

Per questo lascio, con il rammarico di non aver potuto vedere crescere quel grande partito che avevo sognato a Bastia Umbra e di essermi ritrovato a militare in un piccolo partito senza strategia, senza destinazione e senza rotta. La famosa lunga traversata del deserto non si e’ conclusa e’ fallita.

 

Nelle prossime ore insieme ai miei amici piu’ vicini ed a chi ha condiviso con me questi anni di attivita’ politica su tutto il territorio provinciale, decideremo come proseguire nell’impegno politico a partire gia’ dalle prossime elezioni regionali.

 

Con immutati affetto e stima

Giuseppe Laface”

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