LE EOLIE TREMANO IN PROFONDITA’: UNA SCOSSA DI 4.2 GRADI NELLA NOTTATA

 

Fortunatamente la profondità elevata, ben 250 km sotto la crosta marina, ha impedito danni e paura agli abitanti dell’arcipelago e delle coste antistanti che in gran parte non si sono accorti di nulla; ma le Eolie da mesi registrano fenomeni simili che, pur rientrando nella norma, segnalano, con la loro recente frequenza, una maggiore attività di assestamento delle placche tettoniche Africana ed Europea, confinanti tra loro proprio nello stretto di Messina.

La scossa più forte della scorsa notte, ore 02:39 del 29 settembre 2012, è stata giudicata nella norma dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che continua a monitorare con attenzione l’area dando notizia di altri eventi nella serata di ieri e di due microsismi, forse correlati, appena 20 e 30 minuti dopo.

La magnitudo in questi ultimi casi è sempre stata bassa e costante (2.1 /2.2) tanto da far pensare a semplici fenomeni di assestamento, e le parole di commento che si possono leggere sul sito dell’INGV tendono a tranquillizzare gli animi ricordando che “in questa regione del Tirreno sono piuttosto frequenti i terremoti profondi, a causa della subduzione della litosfera ionica sotto la Calabria”.

Così per adesso nessun vero allarme è stato lanciato riguardo la possibilità di eventi catastrofici come quelli registrati nell’Emilia gli scorsi mesi, ricordando alla Sicilia il suo antico soprannome di “terra ballerina”. (CAR.ME.)

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