PONTE SULLO STRETTO: SMENTITA L’IPOTESI DI “RESUSCITARLO”, INTANTO LA STRETTO SPA AVVIA RICORSO

 

Non esiste l’intenzione di riaprire le procedure per il ponte sullo stretto di Messina, anzi, ha spiegato Jacopo Giliberto, portavoce del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, “al contrario, il governo vuole chiudere il prima possibile le procedure aperte anni fa dai precedenti governi, e per farlo deve seguire l’iter di legge”.

L’ipotesi riferita dal quotidiano “La Repubblica” che ha gia’ suscitato reazioni di opposizione, viene cosi’ smentita.

Ricordiamo invece che la societa’ concessionaria dell’opera (la Stretto di Messina) ha presentato ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro la delibera del Cipe che ha tagliato i fondi all’infrastruttura, circa 1,28 mld, spostandoli su altri interventi.

Si tratta della decisione presa dal Comitato interministeriale per la programmazione economica lo scorso 20 gennaio, considerata illegittima da Stretto di Messina per una serie di ragioni, che vanno dal fatto che i fondi le erano stati assegnati per legge a quello che la delibera e’ stata approvata senza una preventiva istruttoria con la concessionaria, che avrebbe potuto far emergere prima della sua approvazione una serie di criticita’.

Prima fra tutte l’elevato costo che la societa’, e quindi lo Stato, dovrebbe sostenere se il Ponte sullo Stretto fosse cancellato con un colpo di spugna. Il rischio e’ che si debba riconoscere al contraente generale Eurolink un indennizzo “ricompreso tra i 228 e i 258 mln euro”, si legge nel testo del ricorso

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