BARTOLOTTA E LA RIVOLUZIONE GATTOPARDIANA NELLA SICILIA DI CROCETTA

 

La nave è partita. Il governo di Rosario Crocetta è stato nottetempo completato ed ogni casella ha finalmente la sua icona. Si potrebbe dire che dalle stelle – vedi Franco Battiato e la figlia di Paolo Borsellino – siamo arrivati  agli stallieri ( dei partiti). Non c’è pregiudizio in quest’affermazione.

L’ex sindaco di Gela ha promesso una rivoluzione. E se le parole hanno un senso rivoluzione significa mutamento politico radicale. Non semplice sostituzione tra chi gestiva il potere prima e chi è arrivato dopo. Tra l’altro Crocetta aveva dichiarato ripetutamente, e con determinazione verbale, che i partiti non avrebbero messo mano nelle sue decisioni. Affermazione quanto mai  ardita essendo stati proprio i partiti ( alcuni almeno) a farlo sedere nella poltrona più importante e pericolosa della Sicilia.

Le ultimissime nomine e gli incarichi,definiti quasi come liberazione,sono precipitate nelle agenzie precedendo di poche ore le primarie del centrosinistra. Anche questo avrà un significato. Non si sa mai se lunedì tutto dovesse cambiare a livello nazionale e Bersani risultasse perdente e/o indebolito politicamente.

La rivoluzione allora. In giunta c’è un professore emerito di Fisica – Zichichi 83 anni – che vive e lavora a Ginevra e non potrà essere presente in Sicilia. Ha avuto la delega ai Beni Culturali e,per sua ammissione, si occuperà prevalentemente del “suo” Centro di Erice. Bene!

Per compensare l’età è stata nominata la studentessa ventinovenne Nelli Scialabra ( quota PD) per occuparsi della Formazione. E, per compensare la certissima inesperienza avrà come tutore la dirigente regionale esperta Anna Rosa Corsello. Garanzia per i signori degli enti mangiasoldi? Si vedrà.

Da Roma arriva una collaboratrice di Bersani al Ministero Sviluppo economico, Francesca Basilico D’Amelio. Dovrà ridare slancio all’economia siciliana. Il Territorio e l’Ambiente sarà curato dalla agrigentina sindacalista Cgil  Mariella Lo Bello. L’Udc ha avuto due donne : Patrizia Valenti

( funzione pubblica ) e Ester Bonafede ( famiglia e lavoro) oltre al funzionario regionale Dario Cartabellotta che diventa assessore all’agricoltura dopo avere seguito il Dipartimento regionale con Cuffaro e Lombardo. D’Alia, molto probabilmente, avrà anche come presidente dell’assemblea regionale Ardizzone.

Infine il nuovo assessore ai Trasporti e le Infrastrutture. Il fedelissimo segretario provinciale messinese di Francantonio Genovese. Antonino Bartolotta persona mite e garbata. Ex sindaco del comune delle mummie, cioè Savoca. Non risulta che il nuovo assessore abbia conoscenze ed esperienza nel specifico della delega che lo porterà ad occuparsi di navigazione, collegamenti, porti, piano regionale dei trasporti. Un settore molto impregnato con gli interessi di Genovese. Vedi Tourist, Metromare, approdi,etc.

Chissà che in assessorato non sia previsto l’atterraggio di un qualche esperto dello Stretto. Che tutto questo abbia a che vedere con  la rivoluzione auspicata e sventolata da Crocetta nutriamo qualche dubbio.

L’unica cosa che il neo presidente ha ottenuto dai partiti che lo hanno eletto è stata la non entrata dei deputati regionali nella Giunta. Poca cosa se poi i partiti ( alcune correnti oltretutto) prenderanno in mano la gestione della cosa pubblica attraverso i loro uomini o donne di fiducia che non risponderanno certo al presidente che li ha nominati. Per non pensare poi a quello che succederà dentro l’Assemblea regionale.

Indicativa le dichiarazione di alcuni esponenti di peso del PD. Cracolici :”Vedremo quanto dura”. I mattarelliani : “Mariella Lo Bello è solamente vicina a Capodicasa  ma no alla nostra corrente.” E siamo agli “amici”. Cosa diranno, faranno o vorranno tutti gli altri? (SARO VISICARO)

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it