TEATRO VITTORIO EMANUELE: LO SPETTACOLO CONTINUA, MAGAUDDA “EVITIAMO LE GUERRE” (VIDEO)

 

Un clima disteso nella sala al IV piano del Vittorio Emanuele, dove è stata presentata la nuova stagione di prosa dell’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina.

Nonostante la difficile congiuntura economica, infatti, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il cartellone preparato dal direttore artistico Maurizio Marchetti, che ha avuto il “via libera” solo una decina di giorni fa.

Si comincerà con “Sogno di una notte di mezza estate” con Leo Gullotta, si terminerà a maggio con “L’altalena” con Tuccio Musumeci.

Nella stagione attori importanti: fra gli altri, Massimo Dapporto, Pamela Villoresi, Sebastiano Lo Monaco, Ivana Monti. C’è anche il musical “The Full Monty” (regia di Massimo R. Piparo, a cui si riferisce la foto). Tutte le info sugli spettacoli sono disponibili al sito www.teatrodimessina.it.

Non ci saranno nuove produzioni dell’Ente, che invece nella scorsa stagione ha dato vita a due spettacoli che in questi mesi sono in circuito in alcuni dei più importanti teatri italiani: TROVARSI e L’UFFICIO. Quest’ultimo, tra l’altro, per la regia di Ninni Bruschetta, è stato il lavoro che ha incassato di più nella scorsa stagione in cui il Teatro ha registrato incassi per 700 mila euro facendo lavorare nella stagione di prosa 109 tra artisti e maestranze messinesi.

“Qualcuno sperava nella morte del Teatro, ma così non è”, ha sottolineato il sovrintendente Paolo Magaudda, che ha sciorinato i numeri di una gestione che, nonostante l’autocritica sugli effetti negativi della mancata approvazione del bilancio consuntivo, rappresenta il meglio che l’Ente avrebbe potuto fare.

“Mi auguro che i professori d’orchestra possano presto poter essere annoverati tra il personale a tempo indeterminato – ha ribadito il Sovrintendente – da 25 anni non c’è una pianta organica, e questa è la priorità del prossimo consiglio di amministrazione”.

Intanto la musica è ferma. E le speranze del consiglio di amministrazione sono rivolte alla nuova giunta regionale e alle “garanzie” che il neopresidente dell’Ars Ardizzone, che conosce bene le vicende dell’Ente per aver fatto anche parte del consiglio di amministrazione, potrebbe dare per il futuro occupazionale in ordine soprattutto al mantenimento dell’Orchestra, che in questa fase paga per una stagione musicale ancora drammaticamente ferma.

 

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”http://www.youtube.com/embed/27eYLCyxYdU” frameborder=”0″ allowfullscreen]

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it