“FRANKESTEIN JUNIOR” DI MEL BROOKS AL POSTO DI “THE FULL MONTY” NEL CARTELLONE DELL’ENTE TEATRO

 

Un grande musical al posto di un grande musical: un cambio alla pari nel cartellone di prosa dell’Ente Teatro di Messina, per il quale sono in corso gli abbonamenti (rinnovi fino al 22 dicembre). Dal 2 al 5 maggio, infatti, al posto di “Full Monty” andrà in scena “Frankenstein junior”, il famosissimo musical di Mel Brooks. Nei panni del protagonista c’è Giampiero Ingrassia, che sarà il brillante e stimato dottor Frederick Frankenstein, che al cinema fu interpretato da Gene Wilder. La regia è firmata da Saverio Marconi, “padre” del musical italiano; la produzione è della Compagnia della Rancia. La sostituzione, dovuta a cause organizzative indipendenti dalla volontà della compagnia di “Full Monty” e dell’Ente Teatro, lascia immutato il quadro complessivo della stagione di prosa, che prenderà via con “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare, con Leo Gullotta, in scena dal 9 al 13 gennaio.

Considerata una delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi, girata nel 1975 con uno stile ispirato agli anni ’20 (omaggio ai classici horror della Universal), “Frankenstein Junior” è una parodia del celebre “Frankenstein” di J. Whale e delle numerose pellicole dedicate alla creatura di Mary Shelley. Il film, premiato dal pubblico che lo ha consacrato come il cult movie per eccellenza e le cui battute sono entrate nella memoria degli spettatori – con oltre 500.000 copie vendute – è il “classico” in DVD di maggior successo della storia dell’home video in Italia. Il genio di Mel Brooks – dopo “Per favore non toccate le vecchiette/The Producers” – torna così dal cinema al teatro con una commedia musicale che è stata in scena a Broadway per 485 repliche all’Hilton Theatre dal 2007 al 2009.

La versione italiana riproporrà l’atmosfera della straordinaria fotografia “in bianco e nero” del film con il tocco colorato di numeri esilaranti, su tutti quello tra Frankenstein e il Mostro sulle note di “Puttin’ on the Ritz” di Irving Berlin.

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