EROINA KILLER: UN UOMO STRONCATO DA UNA DOSE FATALE A GRAVITELLI

 

Aveva 50 anni. Molti passati da tossicodipendente, in continua lotta tra la dipendenza e la ricerca di una vita normale. Magari quella che gli consentiva il lavoro da portantino, per una ditta privata. Ma non è bastato. La droga divorato anche i frutti di quel lavoro. Fino ad essergli fatale. Una storia come altre? No. Ogni vita distrutta trascina con se il dolore per chi resta e magari non ha potuto o saputo salvare dalla solitudine questo uomo di 50 anni. Non dava notizie da due giorni. Ad accorgersi di questa assenza i vicini di casa, che hanno avvisato i Vigili del fuoco.  Il tempo necessario ad aprire  la porta dell’appartamento dove viveva, in Via Turriano a Gravitelli. Poi la scena che spesso accompagna l’immaginario di una morte per overdose: la siringa ancora attaccata al braccio, in un gesto rimasto immobile, in un corpo riverso sul pavimento e consegnato alle cronache di un decesso da registrare.

 

E’ il quarto morto per overdose del 2012. L’ultimo caso si era verificato il quattro settembre scorso quando in una campagna di contrada Luce a Camaro era stato trovato il cadavere di un 45enne con accanto la siringa. Prima di lui era stato stroncato un 38enne il cui corpo è stato trovato all’interno della sua auto sul viale Boccetta ed un 29enne di Merì che si era iniettato la dose in un corridoio del Policlinico, dove lo hanno  trovato degli infermieri. Un caso, quest’ultimo, le cui dinamiche sono ancora al vaglio della magistratura.

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