TEATRO: TUTTI CONTRO TUTTI, INTANTO L’ORCHESTRA PROVA AL PINELLI OCCUPATO

 

 

La teatralità non manca. Manca piuttosto dialogo e capacità di ascolto. Dopo due appuntamenti “a vuoto”, con le riunioni saltate e scambi di comunicati stampa al vetriolo tra sindacati e dirigenza del Teatro Vittorio Emanuele, resta da capire a chi serve lo scontro.

Certamente non alla vita dell’Ente, che paga anche in termini di diminuzione degli abbonamenti per la nuova stagione appena iniziata, certamente non agli orchestrali che stanno pagando a caro prezzo la denuncia di una condizione di precarietà, tanto che, sentendosi “sfrattati” dal teatro stanno utilizzando per le prove la sala del Pinelli occupato.

 

Intanto il CdA dell’Ente Teatro continua il tira e molla: da un lato dichiara la ferma intenzione di superare ogni divergenza e di incontrare urgentemente i sindacati, ma dettando le regole del confronto, ovvero scegliendo gli interlocutori. E così ha deciso di invitare nuovamente a un confronto i segretari generali (o loro delegati) per mercoledì prossimo, 16 gennaio, alle ore 16, nei locali del Vittorio Emanuele”.

 

Ma le posizioni si irrigidiscono. Il segretario di Cgil Oceano ha definitivamente giudicato inadeguata l’attuale dirigenza, chiedendo l’intervento di Crocetta per azzerare il Cda:

“L’intervista al sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele con le dichiarazioni su massoneria e sul ruolo dei “padrini” nell’attribuzione degli incarichi pubblici, così come le fughe davanti a lavoratori e telecamere o la pretesa del presidente Ordile di scegliere gli interlocutori sindacali, dopo averli a lungo evitati, sono l’ultima rappresentazione di una manifesta inadeguatezza dell’attuale dirigenza del Teatro. C’era stato l’incontro col presidente Crocetta nel corso del quale avevamo chiesto un immediato intervento – ha ricordato Oceano – ma a questo punto non è più possibile sopportare oltre l’arroganza di chi, con ogni evidenza, non ha le qualità necessarie per dirigere il prestigioso ente. Per queste ragioni, certi che non potremo contare su dimissioni spontanee ma eventualmente felicissimi di essere smentiti, chiediamo al Presidente Crocetta e al Commissari Croce di intervenire per determinare l’immediato azzeramento del CDA del Teatro Vittorio Emanuele”.

 

Più moderata la Cisl, con Domenico Allegra: “Si avvii al più presso una commissione tecnica tra Regione, Comune, Ente Teatro e Organizzazioni sindacali per determinare un percorso concordato di impegni reciproci sulle questioni da definire e sui mezzi da mettere in campo per dare al Teatro Vittorio Emanuele un futuro e un ruolo importante nella vita culturale del territorio”. L’invito del segretario provinciale della Fistel Cisl, Domenico Allegra, è rivolto al Presidente della Regione Rosario Crocetta e al Commissario straordinario del Comune dott. Luigi Croce. A quest’ultimo Allegra chiede un impegno concreto, “non basta una generica dichiarazione di ‘attenzione’ per il Teatro di Messina”.

La Fistel chiede da una decina d’anni, a tutte Amministrazioni e le Istituzioni che si sono succedute, un confronto per realizzare un progetto per il Teatro Vittorio Emanuele, assistendo invece a un continuo rimpallo di responsabilità e  atti frammentati e disorganici che di volta in volta hanno sempre più criticizzato la sopravvivenza dell’Ente.

“Sino ad arrivare a questo momento, di guerra di tutti contro tutti – spiega Domenico Allegra – gli attuali amministratori hanno la loro responsabilità e è ormai necessario che lascino il loro incarico”.

Per Allegra è un “un gioco troppo facile addossare alle persone a portata di mano tutte le responsabilità, dando loro la nomea di incapaci ed esporli alla pubblica opinione in questo modo, senza alcuna valutazione di merito e di metodo nella gestione dei rapporti. Per questo – spiega – abbiamo assunto una posizione più moderata nello scontro tra Organizzazioni sindacali e Amministrazione. Non condividiamo l’atteggiamento degli altri sindacati, pur rispettandolo pienamente perché ha le sue motivazioni.”

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it