NAUFRAGIO HC RUBINA: RICHIESTA DI GIUDIZIO PER IL COMANDANTE

 

Dopo quasi un anno dallo spettacolare naufragio della nave HC Rubina, che la sera del 17 marzo 2012 si è incagliata negli scogli di Ganzirri, a pochi metri da alcune abitazioni, i sostituti procuratori Fabrizio Monaco e Stefano Ammendola, hanno richiesto il rinvio a giudizio del comandante  ucraino Sergy Kryvodud, 42 anni. L’ufficiale dovrà rispondere dei reati di naufragio colposo e violazione del codice della navigazione.

Interrogato poche ore dopo l’incidente, il comandante aveva ammesso di essersi distratto, forse sottovalutando la pericolosità dell’attraversamento dello Stretto, perdendo il controllo della nave lunga 126 metri che, priva di carico, si è arenata sulla costa messinese.

Inoltre le indagini hanno accertato che l’ufficiale si trovava da solo sulla plancia, come invece prevedono le norme di sicurezza per la navigazione nello Stretto, mettendo quindi a rischio anche l’equipaggio composto da sedici membri, tutti rimasti illesi.

Il cargo navigava senza carico, proveniente dal porto turco di Iskenderun, ed era diretto a Marina di Carrara. Gli uomini del Vts, il sistema che controlla le rotte delle navi che attraversano lo Stretto, tentarono ripetutamente di avvertire il comandante che la nave era fuori rotta, ma non ricevettero  risposta.

Vi riproponiamo una intervista realizzata da una testimone oculare, residente a pochi metri dalla nave incagliata.

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