RENATO ACCORINTI: IL CANDIDATO SINDACO “GARANTE” CHE “SOGNA CONCRETAMENTE” (VIDEO)

 

Renato Accorinti è stato chiaro. La sua è una candidatura “dal basso”, è una garanzia di trasparenza, di legalità, di partecipazione. Nessun programma già stilato, perché adesso inizia il vero lavoro per lui e il suo staff, che dovranno gestire da un lato la palpabile voglia di cambiamento e di partecipazione,  dall’altro la legittima volontà di non rinunciare all’identità politica di chi, inevitabilmente, cercherà in lui il candidato da sostenere.

La sua candidatura era attesa. Potrebbe essere lui quel “ponte” tra le varie anime della società civile che in questi decenni è stata spesso marginalizzata dai professionisti della politica, assenti a Palazzo Zanca, dove a far da spalla al pacifista c’erano piuttosto Gianluca Manca e Pietro Campagna, Anna Giordano e Giovanni Renzo, Antonio Mazzeo e molte “sconosciute” facce di una Messina silenziosa ma laboriosa.

Nessuna clamorosa “mise en scéne”. L’immagine di Renato Accorinti è rimasta fedele a se stessa: è arrivato in bicicletta, dichiarando che lo farà anche da “primo cittadino”, senza rinunciare al suo abbigliamento “nopontista” tantomeno alla sua campana tibetana che ha fatto suonare chiudendo la sua lunga presentazione.

Renato ha ricevuto il sostegno politico di Sonia Alfano, così come di molti esponenti di Sel che da diversi anni lo affiancano in alcune battaglie, principalmente quella contro la costruzione dell’attraversamento stabile.

Nel suo simbolo l’arcobaleno, e la ferma volontà di includere e non escludere. Di pensare ad una “candidatura collettiva” che trovi in lui un garante, nel rispetto delle istituzioni e della democrazia. Per questo Accorinti non si è sbilanciato e a chi ha provato a chiedere lumi su futuri apparentamenti o sostegno di partiti, come lo stesso Movimento 5 Stelle, ha risposto di non avere paletti ideologici tantomeno culturali, perché sarà sulle questioni reali, “per il bene comune” che si troveranno gli accordi elettorali.

Insomma, se Accorinti ci metterà “l’anima” tutti gli altri dovranno metterci strategia, braccia e capacità organizzative. La speranza è che chi gli sta attorno non commetta l’errore di nascondere dietro il “noi” una sterile autoreferenzialità , comprendendo piuttosto l’urgente  necessità di scrivere una nuova storia politica che lasci spazio alla centralità di ogni cittadino, restituendogli quel protagonismo che lo rende soggetto politico nel senso più alto del termine.(PALMIRA MANCUSO)

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