LUI, LEI E GLI AEROPLANINI: ROMANTICISMO E SPOCCHIA DELLA RETE

 

È on-line da più di una settimana (o almeno io credo di averlo visto una settimana fa circa) Paperman, un cortometraggio animato della Disney che è candidato agli Oscar. La storia è molto poetica. Sintetizzata al massimo: lui, lei e tanti aeroplanini di carta. Dal momento che sei Disney, sei romantico, poetico e tutti ti guardano. Alcuni addirittura fanno dei video basati sulle reazioni ai tuoi video. Perché sei Disney.

Ma la rete ha la memoria lunga e nonostante tu sia Disney a qualcuno viene in mente che un’idea simile – basata cioè su un lui, una lei e tanti aeroplanini di carta – era già venuta a qualcuno. I trentenni italiani appassionati di indie con (ovvia) spocchia da intenditori hanno subito gridato al plagio vedendo che Paperman aveva la stessa trama del video di Agosto dei Perturbazione. Certo, i disegni sono diversi, così come l’ambientazione, ma sempre di un lui, una lei e di tanti aeroplanini di carta si parla. In realtà, vai poi a leggere sulla bacheca di fb – anzi sul diario – dei Perturbazione che quel video è in realtà un corto animato dell’autore francese Sylvain Vincendeaue che il gruppo, dopo aver acquistato i diritti, lo ha usato per il video di Agosto.  Probabilmente, altri appassionati, di fumetti questa volta (e forse dai quarant’anni in su), con maggiore spocchia hanno ostentato un «lo sapevo», nascondendo tra le righe «non siamo mica commerciali, noi, che non compriamo manco la Coca-cola».

Ecco, la cosa che ho imparato da questa breve vicenda è che la rete sta assumendo sempre più il ruolo di memoria collettiva, anche se con un eccesso di spocchia e saccenza che neanche Radio3 e poi che le storie

con un lui, una lei e tanti (ma proprio tanti) aeroplanini di carta sono molto romantiche. Anche (o forse, sarebbe meglio dire, soprattutto) se non sei Disney.(FABIO BRUNO)

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