CICLONE CROCETTA SUL TURISMO: MAXI-ROTAZIONE DEI DIRIGENTI

 

 

Il governatore Rosario Crocetta ha deciso un’altra rotazione di dirigenti regionali e stavolta tocca al dipartimento Turismo dove cambiano 5 dirigenti e 27 funzionari. ”Dopo le accuse dell’assessore Battiato sugli sperperi all’interno dell’assessorato, parte grande la rotazione del personale – dice Crocetta – Viene azzerato il servizio che si occupa da anni di manifestazioni ed eventi e cambiano i dirigenti e una parte dei funzionari che si interessavano del circuito del mito”.

“Nessuna questione personale con i singoli lavoratori, con il vicepresidente – ha spiegato il Presidente –  ma il modo in cui si è lavorato per troppi anni all’interno del turismo è totalmente inaccettabile: impegni di spesa assunti senza la necessaria copertura finanziaria; eventi inseriti all’ interno della programmazione europea che non possono essere certificabili poiche’ non ammissibili all’interno dei fondi Eu in quanto non hanno la caratteristica di rilevanza europea; diverse procedure di affidamento, spesso senza gare, dirette in nome di emergenze incomprensibili; assenza di programmazione vera”.

”In pratica un sistema – continua Crocetta – che ha prodotto diversi buchi di bilancio negli anni, senza assicurare un livello adeguato di promozione turistica e culturale della Regione siciliana. Ci sono alcune società, inoltre, che lavorano per la produzione di eventi, con informative antimafia atipiche, delle quali non si accorgeva nessuno. La rotazione, nella seconda fase, interesserà altre decine di lavoratori attraverso la mobilità interna”.

Il Presidente conferma la linea di trasparenza e di recupero di efficienza della macchina regionale annunciando che, dopo il turismo, altri settori della pubblica amministrazione dovranno ruotare prevedendo un sistema di mobilita’ complessiva che non riguardera’ meno di mille persone.

”La rotazione – aggiunge il Presidente – deve avvenire necessariamente in fasi diverse al fine di non bloccare macchina regionale, ma il progetto non si ferma poiche’ e’ necessario dare ai lavoratori, ai funzionari e ai dirigenti nuove opportunita’ e sopratutto eliminare posizioni di cristallizzazione in alcuni posti chiave che sono alla base del funzionamento della macchina regionale”.

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