DISABILI? IL COMUNE DECIDE CHE I COSTI DEGLI STALLI SONO A LORO CARICO: CHIARELLA CHIEDE LA REVOCA IMMEDIATA

 

 

Vabbene il risparmio. Ma possibile che a pagare siano sempre i più deboli? Il dirigente della dipartimento mobilità urbana e viabilità Mario Pizzino, ha infatti firmato una determina (la n.4 del 5 febbraio) con cui si assegna a carico di chi lo necessita il costo degli stalli per i disabili. Una tematica che, evidentemente, piuttosto che riguardare i servizi sociali, in questa città è trattata come un “problema di viabilità” e comunque di “spese da tagliare”.

In particolare nella determina, nonostante la legge (art.381 comma 5 del DPR 16/12/92, n.485, così come modificato dal DPR 30 luglio 2012, n.151, pubblicato su GU n.203 del 31/08/2012) che prevede che “nei casi in cui si ricorrano particolari condizioni di invalidità della persona interessata, il comune può con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta etc etc” si stabiliscono nuove regole per la città di Messina.

La prima, riguarda i non vedenti che non avrebbero più alcun titolo per ottenre il contrassegno: “la disabilità consistente nella mancanza della vista, ove non associata ad altra patologia che comprometta la deambulazione, non costituisce presupposto per l’assegnazione dell’area di sosta personalizzata” ( evidentemente fino ad oggi c’erano diversi ciechi che guidavano?!? o piuttosto non potranno più essere accompagnati, considerando che lo stallo può essere assegnato ad un veicolo appartenente ad un componente dello stesso nucleo familiare del beneficiario?! Ndr).

Ma la decisione ritenuta “inopportuna e ingiusta” dal consigliere Giuseppe Chiarella, che ha sollevato il caso, è il passo in cui Pizzino stabilisce che : “il costo relativo alla realizzazione e alla manutenzione della segnaletica stradale, sia verticale che orizzontale, di individuazione e e delimitazione dello spazio di sosta, nonché la relativa rimozione, sono a totale carico del beneficiario”.  Chiarella, esponente del PDL,  ha chiesto al Commissario Croce che venga revocata urgentemente la determina, che a leggerla fa ancora stupire.

Infatti, secondo quanto stabilito dal Dipartimento, il disabile non potrà certo scegliere a quale ditta eventualmente rivolgersi, perché è stato anche stabilito che “a tal fine lo stesso dovrà avvalersi necessariamente della ditta di segnaletica che al momento della concessione svolge il servizio di manutenzione della segnaletica per questo Dipartimento il quale applicherà obbligatoriamente gli stessi prezzi praticati all’Amministrazione Comunale” senza trascurare l’ultimo passaggio, che obbliga “in caso di decesso del beneficiario, la rimozione della segnaletica a carico degli eredi”, che se non lo faranno saranno multati.

Inoltre il disabile dovrà ogni anno dimostrare di avere ancora i “requisiti” per ottenere il “contrassegno di parcheggio”. Perché, certo, può sempre accadere un miracolo, un viaggio a Lourdes.

A meno che il dirigente non sappia che ci sono dei furbi che approfittano di un diritto che non gli spetta, e quindi quantomeno li costringa ad una spesa “deterrente”. Ma resta il fatto che ai disagi di una famiglia che ha in carico un disabile, e di uno stesso disabile che magari con grande sforzo riesce persino a guidare con una patente speciale, si aggiunge questa determina che suona come un’ingiustizia.

 

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