CACCIA AL PESCESPADA: OGGI IL SORTEGGIO DELLE “POSTE” PER LE 9 FELUCHE MESSINESI E LE 3 CALABRESI

 

Un rito che si ripete ogni anno, nel solco di una tradizione millenaria. Tutto è pronto per dare il via alla prossima stagione di caccia al pescespada sullo Stretto di Messina, dove ancora “resistono” otto famiglie proprietarie delle mitiche feluche, le barche dotate di antenna e passerella, che solcano il nostro mare mantenendo in vita la più caratteristica tradizione marinara della città.

 

Il sorteggio è avvenuto alla presenza del C.V. Antonino Samiani, Capo del Compartimento Marittimo di Messina, con l’assistente tecnico Vincenzo Arcadi dell’Ufficio Pesca che hanno assistito i pescatori che ogni anno si accordano sulla divisione delle aree di pesca: le cosiddette poste.

Sono porzioni di mare, che dall’Annunziata e Punta Faro, formano otto rettangoli dove ogni giorno, dall’alba al tramonto, le barche girano per avvistare il pesce, seguendo una turnazione stabilita proprio in occasione del sorteggio.

Superate le divergenze tra le due marinerie opposte, quest’anno l’accordo è stato raggiunto permettendo alle imbarcazioni calabresi di cacciare sulla nostra sponda solo una volta ogni 8 giorni, mentre in Calabria le poste resteranno solo appannaggio dei locali.

Il momento del “sorteggio” è sempre un’occasione di confronto sulle problematiche della marineria più antica dello Stretto: la crisi, insomma, ha raggiunto anche questo settore. Il prezzo del carburante, infatti, ha abbassato i margini di guadagno già resi minimi dalla poca pescosità del mare, e si sta cercando di aprire l’economia al turismo.

Già da qualche anno, infatti, è possibile fare esperienza di pescaturismo: quest’estate, però, la novità è rappresentata da un accordo tra le istituzioni, grazie all’intermediazione del Tourism Bureau della Provincia Regionale, che consentirà di partire con un esperimento di promozione della caccia al pescespada quale nuova attrattiva turistica per i residenti, per gli stranieri e per i croceristi.

Il fascino della caccia al pescespada ha da sempre attratto i viaggiatori e i nobili di passaggio a Messina: certo le tecniche sono cambiate, e gli antichi “luntri” hanno lasciato il posto alle “passerelle”. Ma l’avvistamento, l’inseguimento e la bravura del fiocinatore, restano gesti carichi di storia: un grande patrimonio di sapere antico che va preservato dall’estinzione. (Pal.Ma.)

 

 

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