CALABRO’ PARTE DALLA FIERA: “QUI DEVE NASCERE LA CITTA’ DELLA CULTURA E DELLE ESPOSIZIONI”

 

Ha scelto un luogo simbolo della città il candidato del centro-sinistra Felice Calabrò, che ieri sera ha dato ufficialmente il via alla campagna elettorale dalla Fiera di Messina.

“Questa è la mia città, questo lungomare che è stato ingabbiato da muri e cancelli e che non riusciamo a vedere se non per pochi giorni l’anno. – ha esordito – Anche questa è la mia città, il teatro comunale lasciato morire per quasi 20 anni e che solo grazie ad un gruppo di ragazzi testardi ed entusiasti è tornato a vivere, questi viali che per tutto l’arco dell’anno restano deserti se non per sporadiche manifestazioni  che però non rendono giustizia alla bellezza ed alle potenzialità della Cittadella. Anche questa è la mia città, quest’area immensa che negli anni ’60 e ’70 faceva accendere i riflettori nazionali ed internazionali sullo Stretto perché era diventato un palcoscenico di primo piano.  E’ da qui che dobbiamo ricominciare”.

E’ stata una serata vivace, grazie al contributo di artisti, cantanti, ballerini, pittori, giocolieri, atleti, volontari che hanno partecipato alla festa, e che Calabrò ha pubblicamente ringraziato.  

“Grazie al fatto che decine di artisti in ogni campo hanno  gratuitamente offerto i loro talenti la cittadella fieristica è tornata ad essere viva e pulsante per un intero pomeriggio. E’ stato un brevissimo lampo di quel che, secondo noi, dovrà diventare l’intera area: la città della cultura e delle esposizioni, aperta tutto l’anno e con gli spazi a disposizione per ogni forma di arte.”

“Quanti hanno partecipato alla manifestazione di ieri – ha sottolineato Calabrò –  sono le vere risorse di questa città, associazioni, gruppi sportivi, palestre, squadre, scuole di danza, cantanti, pittori, mangiafuoco, animatori, eppure rappresentano quelle risorse che nessuno vede e che tra un paio di anni saranno costretti a mostrare il loro talento altrove. Sono loro, gli artisti invisibili, i giovani invisibili, che non hanno spazi dove recitare, dove allenarsi o dove semplicemente fare le prove, le uniche risorse sulle quali investire ed ai quali dare risposte. E’ vero, non c’è una grande disponibilità finanziaria, ma abbiamo un altro tesoro: la cittadella fieristica, un’area da poter mettere a disposizione agli operatori del mondo dell’arte, dello sport, della danza, della musica”.

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