UN “POSTO OCCUPATO” PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE: ORIGINALE CAMPAGNA CONTRO IL FEMMINICIDIO

Per ogni donna che viene strappata a questa terra da un uomo che dicendo di amarla le porta via la vita, per ogni donna la cui forza vitale è smorzata da un atto omicida che come le guerre sante pretende di giustificarsi con l’amore, per ogni donna che ha lasciato di sé solo il ricordo, occupiamo un posto. Un posto occupato è per l’appunto il nome dell’iniziativa finalizzata a sensibilizzare l’opinione sul tema del femminicidio.

Crescono i numeri, cresce l’indignazione e così arriva il momento in cui tentare di reagire non è più un’opzione. Reagire, come? È partita il 29 giugno dalla provincia di Messina, nello specifico dall’anfiteatro della Villa Comunale di Rometta, l’iniziativa Posto occupato promossa da Maria Andaloro, editore della rivista online la Grande Testata. Ciascuna vittima di quella violenza aveva una vita e occupava il proprio posto nella società: è per tenere a mente questo che, all’interno dell’anfiteatro, la prima fila di posti è stata occupata con degli oggetti che segnalano la presenza di una persona la cui dignità è rimasta intatta nonostante qualcuno abbia tentato di portargliela via. Un mazzo di chiavi, una borsa, un cellulare,un paio di scarpe, a testimonianza di quelle vite spezzate.

Perché Posto occupato? Al cinema, al teatro, al ristorante, lasciamo qualcosa di nostro per riservare un  posto, per segnalare la nostra presenza e comunicare che torneremo ad occuparlo fisicamente. Per troppe donne non è così. Nella propria vita avevano occupato un posto che avevano costruito e coltivato, ma non torneranno più. Quel posto, però, vogliamo ancora riservarlo loro. Ecco il sublime messaggio della campagna contro il femminicidio. Un’idea originale e densa di significato. Una forma di manifestazione per la vita e soprattutto per il rispetto.

“La speranza derivante da questa iniziativa- dice la Andaloro- è che si estenda anche alle altre città italiane e che le Istituzioni, i Comuni e i servizi di ogni genere raccolgano l’invito a riservare un Posto occupato in memoria delle donne vittime di ogni forma di violenza”. (LAURA MANTI)

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