ASS. CUCINOTTA SU TRASPORTI NELLO STRETTO: “SITUAZIONE DI DISAGIO PER VIAGGIATORE”

In merito alle notizie diffuse relativamente all’istruttoria aperta dall’Antitrust sui trasporti nello Stretto di Messina, l’assessore alle risorse del mare, Filippo Cucinotta, in una nota ha evidenziato che “l’attraversamento dello Stretto è attualmente situazione di disagio e di onere economico per il viaggiatore, in particolar modo per quello periodico e pendolare, ma anche per quello occasionale. Per questo ritengo che la nuova Amministrazione debba fare riconoscere ai propri cittadini il principio fondamentale della Continuità Territoriale, come già regolamentato in altre aree europee e in ossequio all’articolo 16 della Costituzione, che prevede il Diritto alla mobilità e di conseguenza il servizio di trasporto anche su tratte non remunerative. Fintanto – prosegue l’assessore – che gli spostamenti nello Stretto saranno dettati dal bisogno, e non da scelta, sarà impedita all’intera area di integrarsi in un circolo virtuoso di sviluppo economico e culturale.

Infatti il viaggiatore pendolare che per motivi di lavoro o di studio ha necessità di spostarsi, ha sempre trovato il modo di farlo seppur con pesanti aggravi di costi e di tempi di attesa e attraversamento. Di contro chi vorrebbe compiere la scelta di attraversare lo Stretto con puro scopo di diletto, penso a chi potrebbe scegliere da Reggio di effettuare acquisti nei nostri negozi o vistare un nostro museo o viceversa, a chi da Messina potrebbe scegliere di assistere a uno spettacolo di musica o di teatro nell’altra sponda, è attualmente impedito nei fatti a farlo, non esistendo tariffe agevolate per i residenti, né corse idonee a muoversi in orari strategici come quelli serali e festivi. Apprendendo dell’istruttoria dell’Antitrust, che, con i suoi tempi, farà luce sul perché dell’incremento fino al 150% delle tariffe nell’ultimo triennio, e assistendo al recente dimezzamento del servizio strategico ex-Metromare, penso che – conclude Cucinotta – l’intero servizio di mobilità dello Stretto debba essere rimodulato attorno ad un tavolo comune, in cui siano coinvolte tutte le Istituzioni, garantendo finalmente il Diritto di mobilità dei cittadini che abitano le due sponde”.

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