UFFICIALE: DEPOSITATO AL TAR RICORSO PER LE ULTIME AMMINISTRATIVE, ECCO CHI LO HA PRESENTATO

Era nell’aria già da tempo, dal giorno dell’elezione di Accorinti, potremmo dire. Oggi c’è la certezza: al Tar di Catania è stato presentato un ricorso in merito alle ultime elezioni amministrative di Messina. A presentarlo l’avvocato Silvano Martella, per conto di tre “liberi cittadini”. Non è da escludere la presentazione di altri ricorsi entre il 25 luglio, data limite (i ricorsi possono essere presentati entro i 31 giorni successivi alla proclamazione del sindaco).

Sul sito del Tar di Catania si possono leggere i nomi di chi ha presentato il ricorso n. 1738 del 2013: Alessia Currò, Giovanni Crocivera e Giovanna Venuti. 

A meno di una clamorosa omonimia, si tratta di tre candidati nel centro sinistra che non sono stati eletti in consiglio comunale: la ricorrente principale, Alessia Currò, risultata sedicesima nella lista dei Progressisti riformisti con 349 voti. Giovanni Cocivera, consigliere uscente, con un passato politico nel Pdl vicino al deputato regionale Santi Formica, poi candidato nel Pd e primo dei non eletti con 827 preferenze dietro Pietro Iannello, infine Giovanna Venuti, candidata con la lista “Felice per Messina” e che ha riportato 731 voti.

Malgrado ufficialmente il PD non si sia espresso per il ricorso, qualche battuta era circolata anche durante l’ultima assemblea di Cristo Re. Solo nelle prossime ore sapremo se ci sono dichiarazioni politiche in merito a quest’atto che sta scatenando commenti critici soprattutto sui social network. Intanto si aspetta che il presidente del Tar fissi la data dell’udienza. Da quel giorno passeranno circa una decina di mesi  prima che si conosca l’esito del ricorso e dunque del riconteggio delle schede del primo turno, quando Calabrò non divenne sindaco per appena 59 voti.

Sin dall’inizio il candidato del centrosinistra aveva annunciato che non avrebbe presentato ricorso, ma su questi cittadini che invece hanno deciso di ricorrere al Tar sembra comunque esserci l’ombra del Pd, nonostante arrivino le smentite secche del partito.

E’ importante ricordare che se il ricorso dovesse avere risultato positivo per chi lo ha presentato, non vi sarebbe un nuovo commissariamento per il Comune. Semplicemente se venisse confermata la mancata vittoria al primo turno di Calabrò, Accorinti rimarrebbe ancora sindaco. Invece il candidato del centrosinistra prenderebbe il posto del candidato di “Cambiamo Messina dal basso” a Palazzo Zanca, qualora venisse dimostrato il superamento del 50%+1 da parte di Felice Calabrò al primo turno.

Intervistato dalla nostra Eleonora Urzì, il vice-sindaco Signorino ieri aveva già dichiarato checomunque un ricorso si può sempre perdere!“.

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