SOTTO SEQUESTRO BENI PER 320MILA EURO ALL’IMPRENDITORE FILIPPO DENARO

Nell’ambito di un’inchiesta avviata dopo la segnalazione della sezione fallimentare del tribunale che sta gestendo il concordato preventivo per la vendita di una villa a faro superiore la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro beni per 320 mila euro riconducibili all’imprenditore Filippo Denaro.

Il provvedimento, contro cui si è appellato l’imprenditore, è stato disposto dal gip Salvatore Mastroeni su richiesta del sostituto Fabrizio Monaco, nell’ambito dell’inchiesta che vede Denaro indagato per bancarotta fraudolenta in concorso.

Come si evince da un’informativa dei finanzieri, era stato stipulato un contratto preliminare ad aprile 2009, quando la società  “Grasso Filippo e figlio srl” stava già attraversando una fase di crisi e si impegnava ad acquistare da Filippo Denaro per 650 mila euro una villa a faro superiore. All’esame delle fiamme gialle è balzato all’occhio l’evidente squilibrio delle condizioni contrattuali a vantaggio di denaro e in danno alla società, che  in caso di inadempimento da parte di Filippo Denaro avrebbe avuto diritto alla restituzione della sola caparra anziché del suo doppio, mentre in caso di inadempimento della società, essa avrebbe dovuto versare una penale di 200mila euro alla controparte, in aggiunta al diritto di quest’ultima di ritenere la caparra.

Secondo quanto emerso dalle indagini la villa di faro non venne venduta e in ottemperanza alle disposizioni contenute nel preliminare di vendita Denaro intascò 320mila euro, 60mila a titolo di caparra confirmatoria e 260mila a titolo di acconto: ai 320 mila euro si sarebbero andati a sommare 340mila euro, cifra richiesta da Denaro perché accantonata a fondo rischi in seno alla proposta di concordato.

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