LIBERARE MESSINA DAL TRAFFICO GOMMATO: LA NOSTRA CITTA’ PROPONE AL SINDACO LA STRATEGIA VINCENTE

Una conferenza stampa partecipata quella organizzata dal Comitato la nostra città, con il sostegno politico del partito Comunista dei Lavoratori, per affrontare una questione non più rinviabile, anche alla luce delle aspettative che molti elettori della nuova amministrazione hanno.

Infatti, nonostante si stia cercando di creare dialetticamente un dualismo inesistente tra Visicaro ed Accorinti, da sempre impegnati entrambi nel volere una città libera dalla schiavitù del monopolio del traghettamento, le proposte formulate non appaiono critiche, anzi sintetizzano alcuni passaggi condivisi dalla stessa amministrazione a cui Visicaro chiede maggiore risolutezza. Il dibattito in città è estremamente vivo, ma c’è il rischio di perdere di vista il “bene comune” se si interpreta in maniera personalistica o dogmatica l’impegno politico. E questo non crediamo sia interesse di Visicaro, tantomeno di Accorinti. Il tentativo del Comitato La Nostra Città, ancorchè essere strumentalizzato da certa stampa, rappresenta il punto di vista di chi in questi ultimi ventianni non ha smesso di credere che le cose potessero cambiare, fino al miracolo di questa sindacatura: l’unica, per storia e vicinanza, che può davvero concretizzare le lotte contro il monopolio dei traghettatori. 

“Le strategie per liberare Messina dalla schiavitù del traffico gommato pesante – dichiara Visicaro –  non possono prescindere dallo sciogliere il nodo fondamentale che è rappresentato dalla invadenza del monopolio di fatto costituito dalle attuali società gestori del traghettamento. Questo monopolio, che ha sostituito dal 1967 quello pubblico, pur migliorando i collegamenti tra Sicilia e Calabria ha impedito quella indispensabile “socialità nei servizi pubblici” alla quale i cittadini utenti e le imprese commerciali e industriali hanno diritto. A limitare questa anomalia non è servita neppure la pur importante dichiarazione dello “stato di emergenza” che da oltre 10 anni il Governo nazionale ha decretato. Emergenza che ha portato rilevanti finanziamenti pubblici nello Stretto ( approdo a Tremestieri e approdo a Norimberga in particolare). Così come controproducente si è rivelata la istituzione dell’Autorità Portuale creata per “disciplinare le attività portuali nell’ambito di un piano generale dei trasporti anche attraverso l’adozione dell’indispensabile piano regionale” ma che ha di fatto gestito in questi anni tutte le attività concessorie mediante la logica privatistica dei vari Comitati Portuali.

Premesso tutto ciò, il Comitato La Nostra Città che dal 25 aprile del 2000 lotta per liberare la Città dall’invasione del traffico pesante, alla luce della confusione che sembra regnare nel programmare provvedimenti adeguati ed efficaci, propone alcuni livelli d’intervento ritenuti indispensabili a cambiare finalmente e realmente direzione”.

Le strategie riguardano i principali pilastri su cui si è fondato il potere dei traghettatori:

RADA S.FRANCESCO– “Considerando che è stata avviata l’ennesima procedura per l’ennesima concessione degli approdi di viale della Libertà – si legge in un documento –  Considerando che tale procedura è stata formalizzata attraverso l’assenza della indispensabile rappresentanza del Comune di Messina nel Comitato Portuale si chiede al sindaco di esaminare la possibilità di bloccare il bando in itinere per le negative conseguenze che esso potrà produrre sulla nostra città. L’attuale amministrazione infatti è stata eletta anche attraverso un chiaro programma elettorale che reclamava la cessazione delle attività portuali nella Rada S.Francesco. In ogni caso, anche nell’impossibilità tecnica di sospendere la sciagurata ipotesi della nuova concessione per altri tre anni degli approdi, si sollecita l’amministrazione a vietare ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 t di accedere agli imbarchi di viale Libertà ( come era previsto nell’ordinanza n°132 del 23 marzo 2006) nelle 24 ore e senza deroghe. Permettendo ai soli “mezzi leggeri” di utilizzare gli imbarchi della Rada S.Francesco.Imbarchi che dovrebbero essere fruibili per TUTTI i vettori marittimi operanti nello Stretto”.

“Molo Norimberga” e “Porto Storico”– “Utilizzo soltanto in fasce orarie di “sicurezza” che non interferiscano con la mobilità urbana. In attesa della soluzione definitiva dello spostamento degli approdi”.

Approdo di Tremestieri -“Ricordando che il Comitato La Nostra Città non ha mai suggerito questa localizzazione ma,piuttosto, ha subito tale decisione così come tutti i cittadini messinesi, per non continuare all’infinito con la manfrina dei lavori eterni,del nuovo porto etc., “-

Il Comitato la  Nostra città chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla realizzazione dell’approdo “di emergenza” con l’obiettivo di una formale richiesta di danni erariali da indirizzare agli eventuali responsabili tecnici e/o amministrativi. “Chiediamo anche una verifica tecnica sui lavori di consolidamento in atto.

“Sollecitiamo il sindaco a porre in atto, con tutti i mezzi – ribadisce Visicaro –  la realizzazione immediata della prevista area di stoccaggio dove convogliare TUTTI i mezzi pesanti ( oltre) i 3,5t in attesa di imbarco. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’approdo stesso riteniamo indispensabile, nel caso l’attuale società utilizzatrice non fosse in grado di garantire il servizio così come è avvenuto in questi anni, di invitare attraverso un bando evidenza pubblica, nuove società di navigazione ad offrire l’erogazione del servizio”.

Ecopass-“Revoca per inadempienza dell’attuale convenzione. Rimodulazione delle tariffe e della riscossione attraverso bando pubblico o affidamento all’azienda trasporti municipalizzata. “

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