ARTISTICA-MENTE: LA TERAPIA DELL’ARTE

Quaranta ragazzi diversamente abili, protagonisti di in un percorso integrativo-educativo che passa attraverso l’arte teatrale e la produzione di oggetti scenici e decorativi. Si chiama Artistica-Mente il progetto finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Avviso Disabilità del 2011, promosso da un raggruppamento di soggetti dell’impresa sociale, del volontariato e del mondo della disabilità. Tra questi, la cooperativa sociale “Obiettivo Salute e Lavoro” di Milazzo, rappresentata dal presidente Francesco D’Amico, e la cooperativa sociale “Insieme nel 2000” di Messina, nella persona fisica del presidente Ninni Valentini, entrambi appartenenti al Consorzio Sol.Co, Rete di imprese sociali siciliane.
Presentato questa mattina a Palazzo Zanca dall’assessore ai servizi sociali, Nino Mantineo, il progetto è il frutto della cooperazione di operatori del terzo settore con associazioni la cui ragione sociale consiste nella valorizzazione dell’individuo diversamente abile. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni psico-fisiche dei soggetti affetti da disabilità mediante un percorso di valorizzazione delle capacità intrinseche di ciascun soggetto. Le attività perseguiranno lo scopo di sviluppare abilità manuali, espressive e creative dei soggetti, oltreché capacità di interazione nella realtà quotidiana, con l’introduzione di concetti quali riciclo e risparmio. “Permettiamo alle persone con disabilità di integrarsi sul territorio e farlo anche crescere”, dice l’assessore Mantineo. “Se diamo risposte alle persone con disabilità, stiamo già rendendo la città più vivibile per tutti”.

L’intervento si concretizzerà in tre laboratori, uno di teatro, uno di scenografia e uno di decorazione artigianale, che vedranno lavorare insieme normodotati e diversamente abili, verso il fine ultimo della rappresentazione teatrale IO-Spettacolo.

“La spesa sociale non può essere contratta”, ribadisce Matineo. “Quando si investe nel sociale il ritorno è il pieno diritto di cittadinanza, la piena integrazione dei cittadini nella città”. (LAURA MANTI)

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