FORMAZIONE – TRUFFA: DA CROCETTA A LUMIA LE REAZIONI POLITICHE DOPO GLI ARRESTI ALLA REGIONE

E’ bastato mettere le mani tra le carte dell’assessorato alla Formazione della Regione Sicilia per fare emergere una sfilza di reati, che hanno portato ai 15 arresti di oggi. C’erano ditte che da mesi attendevano di essere pagate: somme che in Assessorato risultavano già erogate e che invece erano state incassate da Avara con la compiacenza dell’ex dirigente regionale Concetta Cimino – ora in pensione – che avrebbe messo a disposizione le sue credenziali di accesso ai sistemi informatici consentendo, così, di gestire il denaro. Ma non solo. Dall’inchiesta è emerso anche che parte di quei fondi venivano utilizzati per pagare ore e ore di straordinario a dipendenti che, invece, in uffici non ci mettevano piede.

“Ancora una una volta la giustizia fa emergere la verita’, grazie alle forze dell’ordine, alla magistratura e a quei dirigenti e funzionari esemplari, che stanno lavorando in collaborazione col governo e con le forze dell’ordine per fare luce su queste vicende”. Ha commentato  il presidente della regione siciliana Rosario Crocetta alla notizia dell’inchiesta che ha portato all’arresto di 15 persone, scoprendo una truffa che pare ammontare a 800 mila euro.

“Gli arresti eseguiti oggi dai Carabinieri a seguito delle indagini coordinate dalla Procura di Palermo nel settore della formazione professionale confermano la necessita’ di una bonifica all’interno della burocrazia regionale“. Lo ha dichiarato il senatore del Pd Giuseppe Lumia.

“Il presidente Crocetta – aggiunge Lumia – ha avuto l’intuizione ed il coraggio di avviare una tanto indispensabile quanto salutare rotazione dei dirigenti e dei funzionari che da anni operavano nei vari assessorati, anticipando cosi’ l’intervento della magistratura”. “L’azione di legalità – conclude l’esponente del Pd – avviata dal presidente va, pertanto, sostenuta fino in fondo, affiché la burocrazia regionale diventi una risorsa per la promozione dei diritti dei cittadini e per lo sviluppo dell’Isola. La politica oggi ha una grande occasione che non può lasciarsi sfuggire“.

Marco Forzese, presidente dei Democratici riformisti per la Sicilia, dichiara: “Al procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci, esprimo l’apprezzamento del partito dei Democratici riformisti per la Sicilia per l’operazione che ha coordinato portando all’arresto di 15 persone, molte delle quali dipendenti della Regione, facendo emergere una truffa nonche’ il furto di denaro pubblico, e come funzionari infedeli rovinino il futuro di tanta gente perbene che cerca lavoro ed occupazione. Ho gia’ detto da ex presidente della I commissione che occorre una legge contro la corruzione che aumenti i controlli anche sui dipendenti che gestiscono fasi di procedimenti amministrativi in cui viene destinato e stornato denaro pubblico”.

Sulla vicenda si è espresso anche il presidente della Commissione antimafia dell’Ars, Nello Musumeci:

Nello-Musumeci

“Qualcuno ha considerato la Regione come una vacca dalle mammelle disponibili. Ma nell’amministrazione e nella burocrazia di vertice esistono pure gli anticorpi, come mostra questa indagine che è scaturita anche grazie al contributo interno. La gestione dei flussi economici, sulle cui efficienze la nostra Commissione ha gia’ intrapreso alcune significative audizioni, deve ritrovare le ragioni di una legalita’ sostanziale”.

“Quella di oggi, purtroppo – conclude Musumeci­- non sara’ l’ultima notizia in materia di ruberie interne. In Sicilia dei fondi regionali ed europei si e’ fatto scempio. E il conto lo hanno pagato i siciliani”.

“Poche regole traducibili in inglese, rivoluzione della formazione professionale, dove ci sono indecorose marchette, cambiare il sistema degli ammortizzatori sociali”. Sono i principi guida della riforma del lavoro di Matteo Renzi, sindaco di Firenze.

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