TENDER TO NAVE ITALIA, IL VELIERO DELLA SOLIDARIETÀ: “LA CULTURA DEL MARE AL SERVIZIO DEL SOCIALE”

Quando il genio umano incontra la bellezza di madre natura il prodotto del connubio non può che essere di qualità. La bontà di questo giudizio migliora ulteriormente quando ad esporre il progetto che merita tanti apprezzamenti è un uomo dal viso pulito e sorridente.

Si tratta di Natale Currò, Sottufficiale della Marina Militare Italiana facente parte della fondazione Tender To Nave Italia, attualmente impegnato su una nave che lavora esclusivamente a favore del sociale per 365 giorni l’anno scanditi in otto mesi di navigazione e quattro di manutenzione.

La fondazione è il risultato del connubio tra Marina Militare Italiana e Yacht Club Italia, rispettivamente rappresentati dall’ammiraglio Paoli e da Carlo Croce, che hanno unito le forze per dare il proprio contributo all’universo delle Onlus.

Il progetto è semplice da spiegare e apprezzare, ma certamente molto meno da realizzare. La fondazione, che in tal senso collabora con le più disparate associazioni di supporto a soggetti con ogni tipo di problematica fisica o psichica, si impegna ad imbarcare settimanalmente gruppi di individui che vivono il disagio sociale della propria condizione. Dai down, agli schizofrenici, da soggetti con depressione, a carcerati e non vedenti. Qualunque tipo di patologia fisica o mentale, che non comporti l’abbattimento delle inevitabili barriere architettoniche presenti a bordo, trova il proprio spazio sul veliero.

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Ogni soggetto è ospitato a bordo per una settimana nell’arco della quale impara a svolgere i lavori caratteristici e aiuta l’equipaggio, messo a disposizione della marina militare, a condurre la nave. Questo accresce l’autostima dei singoli che, sorprendentemente, una volta ritornati alla quotidianità sembrano aver acquisito la consapevolezza di poter fare e la voglia di dimostrarlo.

Che sia per terra o per mare, la solidarietà non va mai in vacanza. Nonostante l’equipaggio sia a carico della Marina Militare, le spese attive sono tuttavia gestite dalle associazioni e dal contributo di chi è sensibile alla causa.

Per la nave delle speranze, un veliero di bellezza e vita, che il vento sia sempre in poppa. (LAURA MANTI)

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