ESTORSORI ARRESTATI GRAZIE ALLA DENUNCIA DELLE VITTIME: IN MANETTE I FRATELLI MILANESE

Violenze, estorsioni, rapine. Fino alla denuncia da parte delle vittime, dopo l’ennesimo ricatto. Così sono finiti in manette i fratelli Domenico (36 anni) e Antonino (38 anni) Milanese, entrambi messinesi e con precedenti penali, arrestati dagli agenti della Squadra Mobile in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal GIP Maria Teresa Arena.

Le indagini hanno preso il via lo scorso 5 maggio, quando il più giovane dei fratelli si è presentato in una nota gelateria di Villaggio Aldisio chiedendo di consumare gratis, e reagendo con violenza alla domanda del gestore che gli chiese “perchè”.  Picchiato a sangue, finì in ospedale con 5 giorni di prognosi. Quello fu solo l’inizio. Il successivo 7 maggio un parente della vittima incontra l’aggressore, che si fa chiamare “boss”, per chiedere cosa fosse successo: anche questa volta la reazione di Domenico Milanese è violenta. Lo colpisce con pietre e gli ruba persino il portafoglio con 200 euro, le chiavi e il cellulare e lo costringe a cure ospedaliere.

Il fatto di non essere “riconosciuto” come boss di Villaggio Aldisio alimenta la sua violenza, e dopo l’aggressione, Domenico torna nuovamente nella gelateria e minaccia di “ammazzare” uno dei gestori.

Qualche ora dopo, alle 21 si presenta con il fratello per rapinare la gelateria. Hanno i volti coperti, ma non sarà difficile riconoscerli. Solo allora le vittime decidono di raccontare tutto alla polizia, che inizia le indagini e tiene sotto controllo l’esercizio commerciale. SEguono mesi di “calma”, fino allo scorso 14 ottobre, quando si registra l’ ultimo episodio. Domenico e Antonino tornano nel chiosco e tentano una nuova estorsione, minacciando di morte il gestore, tentando di scardinare la porta dell’esercizio commerciale dentro il quale la vittima si era rifugiata, colpendola a spallate più volte.

L’aggressione era stata interrotta dalle urla di un complice dei fratelli, che li avvisava dell’arrivo di una volante. I due arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.

 

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it