NATALE A PALAZZO ZANCA: GLI AUGURI DELLA GIUNTA E LA CRAVATTA SOTTO L’ALBERO

il sindaco Accorinti riceve il presente natalizio dal Commissario Romano foto EDG

L’occasione è quella degli auguri di Buon Natale, un Natale senza lucine e addobbi dispendiosi ma con tanti buoni sentimenti e propositi verso i più deboli, verso gli ultimi. “E’ questo lo spirito della festività, no?”, commenta il padrone di casa. Ma durante la conferenza stampa di questa mattina, alla quale hanno preso parte gli assessori (tutti tranne la delegata al commercio, pubblica istruzione e beni comuni, prof.ssa Patrizia Panarello) e il Segretario Generale, si è dato spazio anche ai risultati sin qui ottenuti e gli obiettivi futuri. Una sorta di “punto” di fine anno, che arriva dopo il resoconto sui primi 100 giorni dell’amministrazione, riportato il 19 ottobre scorso. “Un primissimo bilancio è stato tracciato mesi fa, altri ne saranno fatti in quanto ritengo – ha dichiarato Accorintiche i giudizi della stampa positivi o negativi siano sempre necessari per valutare quali dei traguardi prefissati siano stati raggiunti e quelli che invece devono esserlo. Le sfide che questa Giunta affronta quotidianamente sono impegnative; ci siamo posti delle priorità per le emergenze, che sono evidenti e tangibili”, non per tutti evidentemente.

Difatti, in questi giorni soprattutto, il malcontento da “astinenza da addobbi e pedonalizzazione” ha fatto il giro del web e delle vie del centro. Qualcuno dice che è il Natale più triste di sempre”, commenta l’ass. Ialacquama io ritengo sia stato più triste quando si è sperperato”.

Si snocciola qualche numero: 300mila euro di spesa in media per “christmasizzare” la città negli scorsi anni, contro i 40mila sborsati questo dicembre, comprensivi di costo di eventi e iniziative organizzate nelle 6 circoscrizioni del Comune. Ed è sempre l’assessore all’ambiente a tracciare la descrizione della schizofrenia messinese: “entrando in Municipio sono passato accanto a gente che commentava la presenzadelle piantine decorative che abbiamo posto in Piazza –Unione Europea – e lamentava che fossero troppo poco come allestimento natalizio. Una volta dentro il palazzo ho sentito i discorsi di chi criticava la spesa per le stesse piantine, in un momento del genere”. Non si possono dare tutti i torti insomma: il ritratto bipolare della cittadinanza non fa una piega. Per la serie “al mondo non c’è mai qualcosa che gli va e pietre prenderai senza pietà!”, come recitava la nota canzone.

Numeri alla mano, Signorino, De Cola e Cacciola si dedicano agli aspetti più pragmatici del proprio lavoro di questi mesi, così come anche gli altri colleghi che cercano di analizzare la situazione in modo conciso, non sempre dettagliatissimo.

Dire che lo spirito natalizio fosse nell’aria sarebbe invero, a parte l’alberello stilizzato sul tavolo e due bottiglie di prosecco vicine ai bicchieri rossi (“comprese nel bilancio spese natalizie che vi abbiamo enunciato prima”, commenta scherzosamente qualcuno), l’atmosfera non appare troppo rilassata. A passare la parola ai colleghi è il neoassessore Perna che gioca quasi il ruolo del moderatore dell’incontro. Anche il nuovo ospite del Palacultura fa alcuni annunci, parlando di Teatro (“che non è di mia competenza ma è di mio interesse”, puntualizza il docente da poco insediatosi in giunta) e degli eventi previsti in città in queste settimane di festa. Dal canto suo, Mantineo rassicura in merito alle scadenze rispettate dal nostro distretto sociosanitario e alle azioni di potenziamento previste a beneficio di anziani e bambini, ai progetti per gli stranieri e alle azioni sociali.

Abbiamo subito gli effetti di un forte dimagrimento ma siamo riusciti a mettere in piedi, nonostante tutto, un bilancio pulito e onesto”, commenta il Vicesindaco. E se è vero quanto dice Ialacqua ossia che abbiamo un piede nella fossa ma un altro vicino alla svolta, è vero anche che le imminenti priorità da fronteggiare per i singoli assessori sono chiare: rifiuti e impiantistica, definizione della bozza del piano ARO, politiche sociali per i più deboli, attenzione alla difesa del suolo e creazione di un nuovo piano regolatore, tanto per citarne alcune.

Il segretario generale, Le Donne, dichiara: “governare il cambiamento, è il mio slogan. L’Amministrazione-Accorinti ha fatto del cambiamento la sua missione. Ci sono tre aree di intervento: l’economico-finanzaria; quella organizzativa ed i servizi pubblici erogati ai cittadini. In due mesi abbiamo completato la riorganizzazione degli uffici e dei servizi. L’approvazione del previsionale 2013, dopo avere già effettuato quella del consuntivo 2012, diventerà un altro tassello fondamentale nel percorso amministrativo dell’Ente”.

Al termine dell’incontro con la stampa, il sindaco ha rinnovato i suoi auguri sottolineando che “questa data– il Natale ovviamente- o la eliminiamo o gli diamo il senso che ha. Solidarietà e attenzione ai più bisognosi è questo il significato della festività per noi cattolici -commenta da ottimo retore che sa come rabbonire le masse che avevano visto (assurdamente) il mancato allestimento delle vie come una mossa da bolscevico miscredente piuttosto che attribuirle una costrizione della spending review, o se preferite dell’assoluta secchezza delle casse comunali-. E anche per i non cattolici si festeggia l’esempio della persona più straordinaria ci sia stata nella storia”, continua accontentando anche una visione della figura del Cristo meno cattolica ma pur sempre spirituale … quasi rock! “Faremo errori, li abbiamo fatti e li faremo ancora ma c è il sincero desiderio di vedere se è cambiato qualcosa o no?”, tira le orecchie forse a qualche rappresentante dell’informazione presente.

Ultimo annuncio è quello di una data, il 23 p.v., allorquando la giunta sarà a Villa San Giovanni per continuare un processo teso a salvaguardare il diritto di continuità territoriale, tanto caro ad Accorinti e co. “Vediamo lo Stretto come uno specchio d’acqua che unisce e non che divide”, conclude riscuotendo un accenno di plauso della new entry Perna. E così, l’augurio da Palazzo Zanca non va ai messinesi ma “al popolo dello Stretto”, come sottolinea il sindaco prima di lasciare momentaneamente la sala Falcone Borsellino. Accorinti -rigorosamente in t-shirt a maniche corte, insensibile evidentemente alle temperature di questi giorni- esce dalla stanza insieme al commissario della Provincia. Il dott. Filippo Romano, giunto in Comune per consegnare il suo presente natalizio al primo cittadino, vince il premio per il miglior regalo possibile: utile ma niente affatto incoerente con la filosofia accorintiana. E se è vero che la prossima volta all’Ars il primo cittadino dovrà indossare la cravatta, come previsto dal regolamento di Palazzo dei Normanni, è vero anche che da oggi ne ha ricevuta una che indosserà con piacere: rossa e con tanto di ricamo arrecante l’ormai noto slogan “free Tibet”! Adesso aspettiamo di vedere se Accorinti ricambierà l’omaggio con una maglietta delle sue. (ELEONORA URZì)

foto di EDG

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