“OLTRE…”: POESIE E PENSIERI DAL CARCERE DI MESSINA

“Oltre…”: un libro di poesie e pensieri delle detenute e dei detenuti della Casa circondariale messinese. Il CePAS – Centro Prima Accoglienza Savio, la Sezione Messina Capo Peloro della Fidapa – BPW Italy e la Casa circondariale di Messina hanno presentato il volume venerdì 20 dicembre presso il Salone degli Specchi della Provincia Regionale di Messina.

L’architetto Teresa Altamore, presidente della sezione Fidapa Messina Capo Peloro, ha evidenziato che “il libro servirà a promuovere un parco giochi per bambini all’interno della Casa circondariale”. Il direttore dell’Istituto penitenziario di Messina, Calogero Tessitore, ha espresso il suo “ringraziamento speciale ai volontari” e ha esaltato il toccante “spaccato di umanità” che emerge dagli scritti dei detenuti.

In particolare, ha sottolineato don Umberto Romeo, presidente del Cepas di Messina: “Ė bello contemplare un piccolo fiore sbocciato in un prato arido e sassoso. L’idea di pubblicare questo libro è nata dal desiderio di dare vita a sentimenti ed emozioni che partono dal cuore di alcuni ospiti della Casa circondariale di Messina. La vita dei detenuti è certamente esperienza di isolamento e di coartazione, che genera solitudine e senso di abbandono. Ė stato quindi naturale, durante i laboratori che i volontari del CePAS da oltre vent’anni realizzano, in collaborazione con la Casa circondariale di Messina, che alcuni detenuti e detenute si siano spesso aperti, mostrando con orgoglio i loro scritti. Alla luce di questo desiderio di comunicare una parte di loro stessi ricca di un’umanità talora sofferta e ferita – ha continuato don Romeo – abbiamo ritenuto importante pubblicare questi piccoli e profumati fiori. Un grazie di cuore alla Fidapa Capo Peloro di Messina e alla sua pastpresident, l’architetto Teresa Altamore, nostra volontaria, che ci ha incoraggiato e ha condiviso il progetto. Siamo convinti – ha aggiunto il presidente del Cepas – che questo piccolo fiore profumato di semplicità e di significato sociale saprà essere, per gli autori stessi, i quali hanno voluto mantenere i loro nomi, un segno e un seme di futuro, creando maggiori relazioni con la società civile. Un grazie caro e affettuoso, infine, a tutti: alla Direzione e al personale della Casa circondariale di Messina e ai nostri volontari, che con entusiasmo e generosità hanno condiviso l’iniziativa. Ma il grazie più grande va agli autori delle poesie e dei pensieri, che hanno voluto trasmettere a tutti i loro sentimenti”.

 

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