BASKET, L’ORLANDINA APPRODA ALLE FINAL SIX

Serviva una vittoria all’Upea Capo d’Orlando per ottenere l’accesso all’Adecco Final Six dell’Adecco Gold, programmate dal 7 al 9 marzo prossimo a Rimini, ed è arrivata nell’ultimo turno del girone d’andata contro l’Aget Imola per 72-84. Una gara mai in discussione alla quale l’Orlandina ha approcciato nella maniera più corretta, senza pensare alla differenza di punti in classifica e restando concentrata solo sull’obiettivo da raggiungere. La difesa è stata energica e l’abnegazione di ogni ragazzo nei confronti del gruppo totale. Un piccolo miracolo per la società di Capo d’Orlando, dato anche l’inizio difficile di campionato, che così insieme alla Fortitudo Agrigento rappresenterà la Sicilia nell’evento di Rimini. Le due siciliane si scontreranno proprio nel primo turno delle Final Six. Si sono, infatti, qualificate alle fasi finali della coppa: Trento (1), Biella (2), Capo d’Orlando (3), Torino (4) per la Gold e Ferrara (1), Agrigento (2) per la Silver. Questi gli accoppiamenti: Ferrara vs Torino, Agrigento vs Capo d’Orlando; in semifinale Trento contro la vincente di Ferrara-Torino e Biella contro la vincente del derby siciliano. Pronti, via, arriva la tripla del capitano dell’Orlandina Matteo Soragna. Viene fischiato un antisportivo a Gorrieri, per Soragna dalla lunetta è 2/2, ma l’Upea non concretizza l’extra possesso. Laquintana ne fa due in fila dopo una rubata di Nicevic, ma arriva la bomba di Dordei (5-9 dopo 2’). Archie usa bene il piede perno e appoggia al vetro, poi contro la difesa a zona dell’Aget mette la tripla del 7-14 dopo 6’. Esposito trova con una gran palla Dordei sotto il ferro, ma Portannese gli ruba la palla dalle mani e va a realizzare in contropiede lasciando sul posto proprio l’ex coach dell’Aget. Ancora Portannese batte Turel sul palleggio e vola a schiacciare. Basile intercetta e realizza in lay-up, va a segno Nicevic servito da Laquintana nell’angolo dalla media e per l’Upea è +12 (13-25 a 2’ dalla fine). Il primo quarto si chiude con la bomba di Basile che elude la zona imolese: 14-28. Maccaferri con la tripla apre il secondo quarto. Portannese conquista il rimbalzo in attacco, segna nonostante il fallo subito da Poletti e realizza il libero aggiuntivo (17-32 dopo 2’). Cefarelli riceve da sotto, finta e controfinta sul perno e riesce a metterne due facili (19-34 dopo 4’). Anche l’Upea si sistema a zona dietro, ma Nicevic due volte (dalla media e con una schiacciata) e Portannese che ruba a Poletti sotto il ferro in attacco a continuare a scavare il solco (30-46 a 1’ dalla pausa lunga). Archie realizza da fuori, poi sul capovolgimento di fronte commette fallo su Niles che riesce ugualmente a realizzare e segnando pure il libero aggiuntivo. Si va all’intervallo sul 33-50 per l’Orlandina. I primi due al rientro sono di Imola con Niles. Portannese va da Archie dall’arco per la bomba (37-53 dopo 2’), Soragna e Laquintana ricevono e realizzano per il +20 Upea (37-57 dopo 6’). A 3’ dalla fine del terzo quarto il vantaggio dei siciliani ammonta a 22 punti: 41-63. Benevelli e Portannese (sulla sirena) fissano il punteggio alla sirena sul 43-67. Negli ultimi 10 minuti cala un po’ l’intensità dei siciliani e Imola guidata da Esposito reagisce. Termina 72-84 con Portannese high scorer a quota 22 punti. «Era una partita molto importante – dichiara a fine gara ai microfoni di Lnp tv Andrea Benevelli – sia per accorciare su Trento, che per ottenere l’accesso alle Final Six. Nel finale abbiamo fatto arrabbiare il coach perché siamo calati di concentrazione, non deve succedere. Senza Mays siamo stati bravi a gestirci, lui è molto importante per noi in attacco». «Nelle ultime tre gare abbiamo giocato abbastanza bene – commenta coach Gianmarco Pozzecco – anche perché ci mancava uno straniero. Sono contento di tutto il lavoro svolto dai ragazzi, anche Cefarelli che oggi ha giocato solo 4, ha messo dentro tanta intensità. È stata scritta oggi una bella pagina di sport, Enzo (Esposito, n.d.r.) è riuscito a 44 anni a fare 14 punti in DNA Gold, è incredibile. Siamo felici per aver raggiunto le Final Six – conclude Poz – dedico questo traguardo a Enzo Sindoni». (foto di Simone Amaduzzi)

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