IL CITTADINO CHIAMA, IL 112 RISPONDE: ECCO I NUMERI DI UN ANNO DI “PRONTO INTERVENTO”

Anche nell’anno 2013 il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Messina ha continuato ad essere buon osservatore delle dinamiche sociali e criminali del territorio del capoluogo peloritano, controllato con 3.149 distinti servizi di pattuglia dedicati al solo pronto intervento in favore del cittadino.

In tale ambito, gli equipaggi delle gazzelle dell’Arma hanno identificato 20.914 persone e controllato 17.149 veicoli nelle strade e vicoli della città, arrestando 40 malfattori e denunciandone 313 per reati di vario genere.

Massimo impegno è stato profuso nella prevenzione e nel contrasto delle manifestazioni criminali che maggiormente pregiudicano la sicurezza percepita dei cittadini, quali i reati di natura predatoria e quelli inerenti il traffico di stupefacenti.

Proprio nelle mirate attività di penetrazione negli ambienti di spaccio, il Nucleo Radiomobile ha arrestato 9 persone per spaccio o detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, denunciandone altre 9 per il medesimo reato. In tal senso assume particolare importanza l’opera svolta dai militari nella segnalazione alla Prefettura di Messina di 114 assuntori abituali di stupefacenti, perlopiù giovani e giovanissimi, vero indice di diffusione della pericolosa – e vietata per le sue nefaste conseguenze – pratica del fenomeno nel tessuto sociale cittadino.

Altrettanto fertile è stato il terreno dei controlli alla circolazione stradale, con 2.480 contravvenzioni elevate a carico di indisciplinati automobilisti e motociclisti del capoluogo, per un ammontare complessivo di ben 789.743,60 € di sanzioni pecuniarie, 589 veicoli sequestrati amministrativamente e 122 patenti ritirate. Numeri assolutamente rilevanti, in particolare se si considera l’elevata incidenza di alcune gravi violazioni, quali la mancanza di copertura assicurativa, 543 rilevate dal solo Nucleo Radiomobile oltre a quelle delle altre pattuglie dei Carabinieri in città, a causa della quale, nei casi di sinistro stradale, spesso oltre al danno materiale per le persone coinvolte si aggiunge la beffa di non poter sperare in alcun tempestivo risarcimento. Presente, ma di minore impatto rispetto alle realtà del centro-nord, il dramma di coloro i quali si pongono alla guida di veicoli in condizioni psico-fisiche non idonee, rappresentando così un pericolo per sé stessi, per i propri trasportati e per gli altri ignari utenti della strada: 22 i conducenti denunciati alla Procura della Repubblica poiché sorpresi in stato di ebbrezza alcoolica e 11 sotto l’influenza di stupefacenti, in maggior numero giovani di ritorno a casa da sfrenati festeggiamenti nei fine settimana.

Il reato più comune commesso alla guida dai conducenti messinesi rimane, anche per l’anno appena concluso, la guida di veicoli a due e quattro ruote senza essere in possesso di alcuna patente o certificato di idoneità.

In tal senso, il profilo più comune del trasgressore è il giovane motociclista, spesso anche minorenne, che non riesce a percepire né la pericolosità del mettersi alla guida di un veicolo a motore nel caotico traffico di Messina senza averne acquisito pienamente il controllo, né la gravità intrinseca della violazione stessa, punita con una sanzione di natura penale; non sono stati rari, comunque, nemmeno gli ex possessori di patente sorpresi alla guida delle proprie auto, mai rassegnati ad avere perso la propria abilitazione in seguito a provvedimento prefettizio di revoca per gravi comportamenti tenuti sulla strada e segnalati dalle Forze dell’Ordine.

Importantissima, e ultima solo per ordine di trattazione, l’opera di assistenza svolta in favore dei cittadini. Quotidianamente è stato richiesto il pronto intervento delle gazzelle tramite il numero di emergenza 112, anche rappresentando situazioni di natura privata che, sebbene potessero superficialmente apparire meritevoli di minore attenzione, per le singole persone coinvolte rappresentavano ostacoli che sarebbero rimasti insormontabili senza la presenza e la comprensione di una figura rassicurante ed autorevole costruita negli oramai duecento anni di storia dell’Arma (quest’anno, infatti, ricorre il bicentenario dell’istituzione del Corpo dei Carabinieri Reali ad opera di Vittorio Emanuele I di Savoia).

Dalle banali liti tra conoscenti e familiari, alle vere e proprie situazioni di disagio personale interiore, l’umanità con la quale nell’anno passato hanno interpretato la propria missione i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del capoluogo è testimoniata anche dall’inestimabile salvataggio di due persone disperate che ambivano a togliersi la vita gettandosi nel vuoto: un piccolo imprenditore attanagliato dalla morsa dei debiti a causa della crisi economica e, in una differente situazione, un giovane in stato confusionale e sotto l’effetto di farmaci, fuori di senno per una delusione amorosa. Situazioni personali queste, nelle quali, senza arrivare a pianificare analoghi gesti estremi, si potrebbero riconoscere molti comuni cittadini, vero centro di gravità attorno al quale ruota il quotidiano servizio offerto dal personale del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Messina.

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