CALCIO, MESSINA SCONFITTO A FRATTAMAGGIORE DALL’ARZANESE DELL’EX SASA’ MARRA

Arzanese-Messina (arbitro Bertani, sezione di Pisa)

Se a nessuno serviva il pari, figuriamoci una sconfitta. Il Messina non riesce a dare continuità ai suoi risultati e cade in casa dell’ultima in classifica, quell’Arzanese che dal canto suo certifica la ripresa e alimenta le speranze per una miracolosa cavalcata. Sul sintetico di Frattamaggiore i giallorossi disputano un discreto primo tempo, grazie anche alla buona vena di Caturano (in campo dal primo minuto), ma nella seconda frazione, dopo il fortunoso gol di Giannusa su punizione, escono prematuramente e colpevolmente dalla scena, fra i fischi dei generosi supporter giunti fino allo stadio “Iannello”. Ora la parola passa inevitabilmente al mercato, da dove si spera arrivino gli uomini giusti per risollevare le sorti di una squadra che, complici i risultati delle dirette concorrenti, scivola nuovamente in terz’ultima posizione, a cinque lunghezze dall’obiettivo Lega Pro unica.

La cronaca. Grassadonia schiera in difesa Ignoffo insieme a Cucinotta e Silvestri, sulla mediana solita linea a tre Maiorano-Bucolo-Ferreira insieme agli esterni Caldore e Ferreira, in avanti Caturano ad affiancare Corona; l’ex Sasà Marra schiera il debuttante Sollo insieme a Castellano, Palumbo, Giannusa, Caso, Patti, Improta, Ausiello, Ripa, Sandomenic o e Giacinti. Nei primi dieci minuti l’iniziativa è in mano di un’Arzanese determinata a far bene, ma al 15’ il Messina sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Caturano terminato di poco a lato. Al 20’ giallo per Caldore e lo stesso ex Arzanese potrebbe pochi minuti dopo andare al tiro da posizione favorevole, ma perde l’attimo giusto. L’offensiva dei giallorossi non si ferma e al 25’ Pedro Ferreira lascia partire una bordata dalla distanza che non centra lo specchio della porta di poco. I padroni di casa si affidano a Ripa, molto attivo, che al 31’ si gira ottimamente trovando la paratissima di Lagomarsini che devia sopra la traversa, mentre poco dopo sempre Ripa conclude ancora alto sulla trasversale.  La prima frazione si chiude con il tentativo pericoloso di Silvestri al 45’, ma anche il suo tiro non inquadra la porta di poco.

Nella ripresa, al 5’ Guerriera spreca una clamorosa occasione, mancando il tap-in davanti alla porta e , subito dopo questa azione, Buongiorno rileva Corona, piuttosto sorpreso dalla scelta del suo tecnico. Al 13’ arriva il gol dei padroni di casa, grazie alla fortunosa punizione di Giannusa deviata dalla barriera, sulla quale Lagomarsini non può nulla. Sei minuti dopo un’altra tegola si abbatte sui giallorossi: Caturano si infortuna (preoccupa l’entità, tutta da valutare) ed è costretto ad uscire molto dolorante in barella e assistito dall’ambulanza di servizio, nella quale è stato trasportato all’ospedale di Frattamaggiore; al suo posto Franco (e non Chiaria, del quale futuro in maglia bianco scudata appare sempre più in bilico) così il Messina esaurisce le sostituzioni dato che poco prima Bolzan aveva rilevato Caldore. Giunti a metà del secondo tempo i peloritani sembrano smarriti e non riescono ad imbastire una manovra d’attacco per recuperare la partita, con i supporter rumoreggianti; al 38’,a conferma del nervosismo in campo, Ignoffo viene ammonito (era diffidato) e il presidente Isidoro Torrisi viene allontanato dal direttore di gara. Un minuto dopo sempre l’arbitro ammonisce Ausiello per ostruzione su Lagomarsini e poco dopo allontana un componente della panchina dei locali. Sul finale per i biancoazzurri Improta sostituisce Sandomenico, mentre il Messina sfiora il pareggio con Buongiorno che di poco non arriva sull’assist in area di Bolzan. Nei quattro minuti di recupero concessi non succede nient’altro.

Nel prossimo turno il Castel Rigone, reduce dalla sconfitta interna con l’Aversa (1-2), sarà ospite del San Filippo. Con l’augurio di Grassadonia di poter contare su qualche volto nuovo. (ROBERTO FAZIO)

 

 

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