CALCIO, MESSINA: UN POKER PER TORNARE A CREDERE IN SE STESSI

Messina-Aversa Normanna (arbitro Luigi Rossi, sezione di Rovigo)

Al San Filippo il Messina fa il suo dovere e anche qualcosina in più. Contro l’Aversa dell’ex di Nello Di Costanzo, la formazione peloritana impiega tanta grinta e con grande ordine porta a casa il bottino pieno con quattro realizzazioni nei 90 minuti. I campani, falcidiati dalle assenze, non avevano molto da chiedere a questo incontro e non hanno mai messo in dubbio il risultato, surclassati dal gioco dei giallorossi. Ma nel giorno in cui il Messina segna tanto, come mai era riuscito in questa stagione, la vera nota positiva è la difesa: la retroguardia non subisce reti da tre giornate e con gli arrivi di Pepe e D’Aiello, insieme alla giovane realtà Silvestri, mostra solidità e grande sicurezza, tanto da permettere a Grassadonia di lasciare in panchina il veterano Giovanni Ignoffo.

La cronaca. Il Messina scende in campo con gli stessi effettivi di Aprilia, eccetto la presenza di Bernardo affianco a Corona e il rientrante Maiorano: quindi in porta Lagomarsini, in difesa linea a tre composta da Silvestri, D’Aiello e Pepe, centrocampo con Bucolo e Maiorano insieme al portoghese Ferreira, sugli esterni Squillace e Guerriera, in avanti il duo “pesante” Corona-Bernardo. Di Costanzo schiera D’Agostino, Balzano, Esposito, Gatto, Porcaro, Nocerino, Jogan, Prevete, Orlando, Comini, Suarino. Inizio di partita soft con le due squadre corte e intente a studiarsi; al 4’ minuto brivido per la curva giallorossa, con un cross dalla sinistra che sfila lungo l’area piccola senza che nessuno dei peloritani riesca a trovare la deviazione vincente. La risposta dei campani arriva cinque minuti dopo, quando Jogan coglie bene una deviazione di testa e da fuori area trova la giusta coordinazione per girarsi e lascar partire un tiro ben controllato da Lagomarsini. Al 12’ Corona appoggia per Ferreira, ma il suo bolide di prima intenzione termina alto; quattro minuti dopo azione fotocopia, ma questa volta a raccogliere il suggerimento  del bomber giallorosso è Bernardo: anche il suo tiro strozzato non ha felice destino. Poco dopo ancora Bernardo molto pericoloso con un colpo di testa in torsione su cross di Guerriera, terminato a lato (il giocatore lamenta una leggera spinta). Al 22’ lo stesso esterno catanese ci prova con un tiro dal limite di collo pieno, ma è centrale e D’agostino non ha difficoltà a neutralizzare. Al 32’ Gatto si fa ammonire per qualche parola d troppo, mentre al 35’ arriva il vantaggio dei padroni di casa con Bucolo che ruba palla al difensore campano appena ammonito, aggiusta la mira e lascia partire un tiro di ottima fattura che si insacca in rete facendo esplodere lo stadio. La prima frazione si chiude con la bella conclusione di Squillace, neutralizzata in due tempi dal portiere.

La ripresa si apre con il Messina subito in avanti: al 46’ sempre Squillace si ritrova il pallone fra i piedi in area grazie ad un fortunoso rimpallo, ma tergiversa troppo, tanto da farsi chiudere lo specchio della porta dalla difesa avversaria. Tre minuti dopo pericoloso Corona che, su cross dell’esterno Squillace, manda a lato di poco. Ma il bomber giallorosso ha l’occasione di rifarsi già al 57’, quando il direttore di gara assegna un penalty in favore dei giallorossi, per atterramento in area di Ferreira da parte di Esposito (ammonito): dal dischetto portiere spiazzato. Al 62’ bell’uno-due fra Corona e Bernardo, ma quest’ultimo non riesce ad imprimere potenza alla sua conclusione. Inizia la girandola dei cambi: al 64’ fuori Comini e Jogan per Villanova e Vicentin, mentre tra le file del Messina, al 67’, Buongiorno rileva Corona. Al 70’ arriva il terzo gol della partita: uno straripante Bucolo porta palla in mezzo al campo e serve al momento giusto un assist d’oro a Ferreira che, abile nel taglio in mezzo all’area, supera il portiere avversario e stempera la pressione di qualche minuto prima. L’Aversa prova a reagire, nonostante la partita possa dirsi chiusa, ma i tentativi non sorbiscono l’effetto sperato, anche perché al 72’ Lagomarsini regala la ciliegina sulla torta della partita, alzando sopra la traversa, con un guizzo strepitoso, un tiro insidiosissimo di Gatto deviato dalla schiena di un giocatore in maglia biancoscudata. Al 75’ Pagliaroli, appena subentrato al buon Bernardo, colpisce a due passi dalla porta di testa ma spreca clamorosamente. Al 77’ Silvestri rimedia un giallo e due minuti dopo , con l’ingresso di Franco per Ferreira, si consuma l’ultimo cambio per il Messina. All’81’ Djibo subentra ad Esposito e la partita si chiude con il quarto gol sullo scadere di Buongiorno: timbra anche lui il cartellino, grazie all’assist di Pagliaroli.

Una vittoria questa che regala fiducia ad un gruppo chiamato a cancellare a suon di punti e prestazioni la brutta prima parte della stagione. Prossimo turno nel giorno di San Valentino, sul campo del Foggia, dove i giallorossi tenteranno il colpaccio esterno. (ROBERTO FAZIO)

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