CANNABIS: PER LA CORTE COSTITUZIONALE LA LEGGE FINI-GIOVANARDI E’ ILLEGITTIMA

E’ arrivata la sentenza di illegittimità costituzionale della legge sulla disciplina penale sugli stupefacenti, più conosciuta come Fini-Giovanardi, nella parte in cui eleva le pene rispetto alla precedente, la Iervolino-Vassalli.

La bocciatura delle norme che tanto avevano fatto discutere, perché a far data dal 2006 avevano equiparato le droghe pesanti a quelle leggere, aumentando le pene per lo spaccio di cannabis o hashish e parificandole a quelle per cocaina o eroina, avrà conseguenze praticamente immediate su circa 10mila detenuti.

In base a quanto sancito dalla Corte Costituzionale, la legge 49/2006 è illegittima poiché viola l’art. 77 della Costituzione, che specifica che il Governo, senza apposita delegazione delle Camere, non può emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Una stroncatura netta, che non ammette repliche di sorta.

Mettendo sullo stesso piano le droghe leggere e le pesanti, e punendo  il consumo con sanzioni amministrative, la legge “Fini-Giovanardi” ha determinato 120mila arresti in 7 anni, un numero decisamente considerevole.

La Consulta, nella odierna Camera di consiglio, si legge nel comunicato integrale diramato, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale per violazione dell’art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge – degli artt. 4-bis e 4-vicies ter del d.l. 30 dicembre 2005, n. 272, come convertito con modificazioni dall’art. 1 della legge 21 febbraio 2006, n. 49, così rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti).

Jody Colletti  Twitter: @jodycolletti

 

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