CALCIO, MESSINA: OGGI COME ALLORA, COLPACCIO ALLO “ZACCHERIA” DI FOGGIA

Foggia-Messina (arbitro Tardino, sez. di Milano)

Al “Pino Zaccheria” non si gioca solo “una” partita: Foggia-Messina è un po’ come Italia-Germania, il blasone di due grandi club a confronto, la voglia di rivalsa di due città che sul calcio puntano tutto e che dai grandi palcoscenici mancano da troppo tempo. I precedenti storici rendono ancora più frizzante la sfida che, per l’occasione, è trasmessa su Rai Sport, in diretta nazionale. Come nel 1990, e come nel 2000, oggi i peloritani si confermano bestia nera dei rossoneri e rivivono le emozioni che arricchiscono gli almanacchi del calcio nostrano. In terra pugliese, il Messina ottiene tre punti preziosi, ma soprattutto scopre definitivamente il suo top player: è Pedro Costa Ferreira, il mattatore dello Zaccheria, un calciatore sul quale le sirene di radio mercato suoneranno da adesso più forti che mai.

La Cronaca. Grassadona schiera gli stesi effettivi che domenica scorsa hanno agevolmente superato i campani dell’Aversa Normanna: Lagomarsini in porta, difesa a tre con Silvestri insieme a Pepe e D’Aiello, sulla mediana di centrocampo Maiorano, Bucolo e Ferreira, sugli esterni Squillace e Guerriera, in attacco Bernardo a fianco di Corona. Per il Foggia: Narciso, Colombaretti, Sciannamè, Agnelli, Diacono, D’Angelo, Venitucci, Quinto, Leonetti, Cavallaro, Agostinone.  Che quella tra Foggia e Messina sarà una partita speciale lo si capisce già prima dal fischio di inizio, quando i supporter locali si esibiscono in due belle coreografie, degne della loro fama. I giallorossi iniziano davvero bene il match, esercitando un pressing alto che porta ben presto i biancoscudati dalle parti di Narciso, l’estremo foggiano. Ma alla prima occasione, passano i padroni di casa con una splendida ripartenza al 9’ di Cavallaro che salta i due centrali Pepe e D’Aiello concludendo a rete. La reazione del Messina non si fa attendere e già un minuto dopo, la deviazione di un difensore in maglia rossonera su  una punizione  fa alzare di poco il pallone sulla traversa. All’11 Silvestri e Agnelli trovano il giallo, mentre poco dopo Ferreira trova sulla traiettoria del suo colpo di testa un reattivo Narciso. Il Messina fa la partita, il Foggia gioca sulle ripartenze. Al 21’ ancora il trascinatore portoghese prova a scuotere la partita, cogliendo il palo con il suo sinistro dalla distanza. Sono solo le prove generali per il gol del pari che arriva al 28’, con una splendida conclusione probabilmente deviata e terminata sotto l’incrocio dei pali. Intanto anche Pepe viene ammonito, e il Messina non si accontenta del pareggio, inducendo con il proprio pressing la retroguardia avversaria all’errore e al 35’ per poco Corona non ne approfitta con una girata comodamente neutralizzata dal portiere. Al 37’ ci pensa Lagomarsini, con un gran colpo di reni, a fermare la “puntata” di Leonetti e la prima frazione si conclude con il tiro di contro-balzo di Bucolo terminato a lato. Nei primi 45 minuti la squadra di Grassadonia doma un Foggia evidentemente sorpreso dell’approccio dei peloritani, che meriterebbero anche un parziale diverso.

SI riparte con il Messina in avanti e con Corona che scalda il piede già al primo minuto (conclusione a lato). Al 6’ splendido uno-due  tra Maiorano e Ferreira, ma il numero 10 spreca da posizione favorevole. Un minuto dopo ancora il portoghese lascia partire un poderoso destro terminato centralmente sui guantoni di Narciso. Al 10’ episodio spiacevole: Leonetti si lascia scappare una manata sul volto di Silvestri, le telecamere lo beccano in pieno; l’unico a non vedere è il direttore di gara e sugli sviluppi Lagomarsini è provvidenziale sul tiro ravvicinato di Lo Iacono. Intanto gli animi continuano a scaldarsi, entrambe le squadre non ci stanno a perdere e così Cavallaro e Guerriera si fanno ammonire., così come Squillace al 19’ per un’ingenua trattenuta. In questo secondo tempo l’impressione è che il Messina abbia abbassato il baricentro e che il Foggia abbia ritrovato la fiducia per provare a colpire: così al 33’ Lagomarsini è ancora attento su una punizione insidiosa. Un minuto dopo Cavallaro si arrende ai crampi lasciando il posto a Grea, mentre tra le fila giallorosse Pagliaroli rileva Bernardo. Al 40’, quando ormai la partita sembra incanalarsi sui binari del pareggio, Ferreira raccoglie in area un assist di Squillace e deposita in rete il pallone che vale la doppietta personale e i tre punti per la sua squadra. Nel finale Kyeremateng, subentrato a Leonetti, regala un brivido ai supporter messinesi girandosi bene a limite dell’area e concludendo di poco a lato. Triplice fischio finale e grande soddisfazione dei giocatori in pantaloncini rossi e maglia bianca.

Prossimo turno ancora in esterna per il Messina, che a Poggibonsi proverà a ripetersi. Questo gruppo ha tutti i presupposti per fare bene e centrare l’agognata Lega Pro Unica. (ROBERTO FAZIO)

 

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