“RIPORTIAMOLI A CASA! L’ITALIA SI DESTI” : A PIAZZA CAIROLI DISTRIBUZIONE DI CARTOLINE PER I MARO’ DETENUTI

Ottimo riscontro popolare ha avuto, nella giornata odierna, l’iniziativa del network di associazioni “Vento dello Stretto” che a Piazza Cairoli ha promosso, a due anni esatti dall’incidente che li ha visti coinvolti, una distribuzione di cartoline a sostegno dei due Marò (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone) ancora trattenuti in India, e che verranno spedite dai singoli cittadini messinesi al Ministro degli Affari esteri, per sollecitare finalmente un risoluto e positivo intervento sulla vicenda.

“Con l’organizzazione di questa simbolica iniziativa” dichiara Graziano Giuffrida, rappresentante del Vento dello Stretto “abbiamo voluto coinvolgere la cittadinanza messinese, come sta accadendo già in altre città italiane, alla sensibilizzazione su questa spinosa vicenda, che è stata caratterizzata sin dal principio da una precaria gestione istituzionale (a partire dal caso delle dimissioni dell’ex ministro Giulio Terzi in aperta polemica col suo stesso Governo presieduto da Mario Monti che rispedì i Marò in India a seguito del loro rientro in Italia, alle dichiarazioni di “indignazione” di Enrico Letta ed Emma Bonino a cui non è mai seguita un’azione concreta e incisiva). L’obiettivo è ottenere una forte presa di posizione da parte del Governo rispetto alle prossime relazioni diplomatiche ai fini di una rapida risoluzione del caso.”

Aggiunge Felice Panebianco, coordinatore regionale siciliano di UGL Giovani che ha aderito all’iniziativa: “Fino a quando saremo disposti a subordinare i nostri valori, il nostro essere Nazione autonoma e sovrana, a degli interessi puramente economici? Quanto finora avvenuto in questi due anni ha dimostrato solo l’incapacità (o la volontà) dei governi che si sono succeduti di riportare a casa i nostri due Marò illegittimamente detenuti in India. Forse siamo oramai troppo abituati ad utilizzare come parametro lo “spread” per comprendere che sono ben altre le azioni e comportamenti che danno diritto a un pieno riconoscimento internazionale.”

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