CONTRATTISTI DEL COMUNE: DA CISL E UIL APPELLO ALL’AMMINISTRAZIONE, “LA DELIBERA ENTRO GIOVEDI'”

Partecipatissima assemblea dei lavoratori contrattisti del Comune di Messina tenutasi in data odierna, scaturita dalla mancata approvazione della delibera di integrazione oraria a 35 ore per tutto il personale con contratto a tempo determinato.
L’assemblea indetta da CISL FP e UIL FPL ha indotto l’Amministrazione a convocare, in concomitanza, un incontro urgente che, con la partecipazione dell’Assessore Mantineo, del Direttore Generale, del Dirigente alle Risorse Umane ed anche dei componenti del Collegio dei Revisori, ha dato la possibilità di fare chiarezza sulle tante voci che si sono susseguite in merito.
Spazzate via cattive interpretazioni sull’operato dei revisori, che non hanno espresso alcun parere sulla proposta di delibera per il sol fatto di non averla mai ricevuta, bensì hanno solo richiamato, con una nota di routine, l’Amministrazione a verificare il rispetto della normativa vigente in materia di spesa.
Non è stato possibile andare oltre, anche per l’assenza, a cui siamo ormai abituati, del Coordinatore dell’Area Finanziaria; ma abbiamo ottenuto l’impegno dell’Amministrazione ad esitare il provvedimento entro giovedì prossimo, dopo gli approfondimenti che gli Uffici ed i Revisori faranno nelle prossime ore alla luce delle osservazioni di merito fatte da CISL e UIL, che escludono l’applicabilità dei vincoli richiamati in astratto dai Revisori all’integrazione oraria, che per consolidata giurisprudenza della Corte dei Conti è sottratta alle rigidità imposte sulle nuove assunzioni e nel quadro della più recente normativa consente certamente l’incremento orario dei contratti in essere.
CISL e UIL manterranno elevatissima l’attenzione sull’evoluzione della globale vertenza precariato, confermando la mobilitazione di tutto il personale a tempo determinato del Comune di Messina anche e forse soprattutto per l’avvio delle procedure per la stabilizzazione, l’Amministrazione dovrà andare oltre i proclami e gli sterili buoni propositi ed il primo banco di prova sarà l’ormai imminente nuovo piano di riequilibrio, che dovrà risparmiare le risorse necessarie per le stabilizzazioni.
Non programmare con serietà ed immediatezza l’iter di stabilizzazione esporrebbe gravemente i lavoratori e l’Ente mettendo a serio rischio anche la prosecuzione dei contratti in essere e quindi il mantenimento degli attuali livelli quali quantitativi dei Servizi.

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